Cartografia e GPS, “allenamento sul campo” per la Protezione Civile di Canegrate
Mattinata di formazione sul campo per la Protezione Civile di San Giorgio e Canegrate, dedicata a cartografia, utilizzo del GPS e orienteering
Protezione Civile di Canegrate e San Giorgio su Legnano al lavoro con una sessione di formazione su cartografia, orienteering e utilizzo del dispositivo GPS al Parco del Roccolo. Il presidente Marco Carrera e i suoi volontari sabato 17 ottobre hanno dato seguito ad una lezione teorica svolta in sede nei giorni scorsi con un vero e proprio “allenamento sul campo”, che ha dato all’associazione anche l’occasione per poter testare come posto di comando la nuova unità mobile costruita su misura e poi accessoriata grazie anche a diversi sponsor con postazione antenna, segreteria, tavoli, stampante, connessione internet 4G, schermo tv e tutto ciò che serve per essere connessa con l’esterno.
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«Ci dedichiamo a questo tipo di esercitazioni – spiega Carrera – perché la grossa difficoltà quando affrontiamo attività di ricerca di persone (nel 2019 sono state due, ndr) è interpretare i dati che ci vengono indicati dal GPS. Solitamente il TAS dei Vigili del Fuoco, ovvero la squadra di topografia applicata al soccorso, carica sui propri dispositivi GPS o su quelli in dotazione alle associazioni una porzione di territorio da rastrellare, quindi è importante saperla raggiungere e soprattutto sapere cosa fare e come muoversi al suo interno».
Così, per prepararsi ad un’eventuale emergenza, la Protezione Civile di Canegrate e San Giorgio su Legnano ha letteralmente appiedato i propri volontari al campo sportivo di Canegrate, dando loro in dotazione un dispositivo GPS all’interno del quale sono state inserite determinate coordinate grazie alle quali raggiungere una serie di punti di interesse. «Lo scopo – aggiunge il presidente – è cominciare a capire e interpretare ciò che il GPS ci dice. Una prossima sessione formativa invece verterà su come comportarsi e cosa fare all’interno dell’area di ricerca».
Attività come quella di oggi, per l’associazione, sono di vitale importanza nonostante la situazione sanitaria. «Nonostante il Covid-19 – conclude Marco Carrera – per noi è fondamentale portare avanti, naturalmente con tutti i crismi del caso, queste sessioni formative, che peraltro erano in programma per la scorsa primavera e abbiamo già dovuto rimandare per diversi mesi. Le emergenze reali, come può essere appunto una ricerca di persona, non attendono il Covid e quindi è necessario comunque sapersi adeguare alla situazione ed essere preparati».
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