Vasca volano a Parabiago, Legambiente: «Serve un nuovo approccio»
Legambiente Parabiago, soddisfatta a metà per le modifiche del progetto per la nuova vasca volano in via Verri, formula una serie di proposte per l'amministrazione
Legambiente soddisfatta a metà per la revisione del progetto per la vasca volano di Parabiago. Al Cigno Verde non basta la riduzione del numero dei posti auto che saranno realizzati sopra la nuova vasca a beneficio del verde: per il circolo parabiaghese quel che serve è un cambio di filosofia.
Nato per risolvere una volta per tutte il problema dei frequenti allagamenti del sottopasso di via Matteotti, l’intervento, che avrà un costo di oltre 8 milioni di euro e sarà finanziato e portato avanti da Cap Holding, prevedeva inizialmente la realizzazione di una vasca volano in via Verri con un parcheggio da 168 posti sulla copertura. Il progetto ha sempre visto la ferma opposizione del Cigno Verde, più propenso a realizzare la vasca in una zona più vicina al sottopasso, su terreni già adibiti a parcheggio, o comunque alla creazione sopra la vasca di una zona verde dove inserire anche un’area giochi per bambini.
Proprio le osservazioni di Legambiente hanno portato ad una parziale revisione del progetto. «Le nostre osservazioni – spiega il circolo di Parabiago -, riportate in due incontri con il sindaco e i responsabili di Cap Holding, hanno ottenuto una revisione del progetto, riducendo i posti auto a 66 e prevedendo un incremento significativo delle aree alberate sopra la vasca e nella zona adiacente. Non possiamo dirci completamente soddisfatti della soluzione, anche se apprezziamo le modifiche apportate».
Il vero problema, per il Cigno Verde, è infatti la previsione alla base della progettazione di un «ulteriore aumento di richieste di posti auto in prossimità della stazione, legata alla prevista realizzazione del quarto binario». «Legambiente si augura che l’uso del mezzo pubblico su rotaia si incrementi nel tempo – spiega l’associazione -, ma contemporaneamente ritiene che l’aumento dell’afflusso di persone non vada affrontato con nuovi parcheggi, che già oggi superano i 700 posti, da realizzare a spese del contribuente di Parabiago per garantire il parcheggio ad utenti provenienti in gran parte dai comuni limitrofi».
Per risolvere la questione, invece, secondo Legambiente bisognerebbe «favorire l’uso della bicicletta con servizi che ne incentivino l’utilizzo, riservare parte dei posti auto per chi utilizza il car sharing o auto elettriche e coordinare con i comuni limitrofi un servizio di navette nelle ore di maggior afflusso alla stazione». Proposte che il Cigno Verde mette virtualmente sul tavolo del nuovo assessore all’ambiente e all’ecologia Dario Quieti.
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