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Recovery fund, Cucchi: «Città Metropolitana non ha coinvolto i sindaci»

Il sindaco di Parabiago critica la decisione di Città Metropolitana di non coinvolgere i primi cittadini nella scelta dei progetti da presentare al governo per il recovery fund

Raffaele Cucchi

La selezione dei progetti da presentare al governo per entrare nel piano italiano per l’utilizzo del recovery fund diventa terreno di scontro tra il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi e la Città Metropolitana di Milano. Lo scorso 23 settembre Palazzo Isimbardi aveva scritto ai 133 primi cittadini dell’area metropolitana e ai consiglieri metropolitani – fra cui lo stesso Cucchi – proprio in merito alle proposte selezionate in tema di recovery fund per il rilancio dello sviluppo sostenibile del territorio, ma la comunicazione ha preso in contropiede diversi sindaci.

Nella lettera di Città Metropolitana, infatti, si legge che «purtroppo i tempi di elaborazione delle proposte sono stati strettissimi tali da non consentire di avviare una consultazione con tutti i comuni». La decisione dell’ente, quindi, è stata quella di basare la selezione dei progetti da trasmettere a Roma e poi alla Commissione Europea per la distribuzione delle risorse degli atti di programmazione e degli indirizzi già approvati dalla Conferenza metropolitana: per i comuni e le Conferenze dei sindaci, insomma, non c’è stata nessuna forma di coinvolgimento diretto.

Decisione che non è andata giù a Cucchi, che ha criticato in primis la scelta di Città Metropolitana, ma anche la mancata presa di posizione del Patto dei Sindaci dell’Alto Milanese rispetto alla decisione di Palazzo Isimbardi. «Ritengo molto scorretta e grave la scelta di chi amministra Città Metropolitana di selezionare proposte progettuali per lo sviluppo del territorio senza nemmeno ascoltare i sindaci dei comuni coinvolti – sottolinea il sindaco di Parabiago -. L’allocazione delle risorse del recovery fund è un’opportunità davvero importante per gli enti locali che già da ora stanno gestendo e amministrando situazioni faticose dovute alla pandemia. Non comprendo nemmeno perché non è stato coinvolto neppure il Patto dei Sindaci che sicuramente avrebbe permesso un maggior coinvolgimento nelle scelte progettuali più vicine al territorio. Non solo, ma perché il Patto dei Sindaci non dice nulla in merito a questa mancanza di trasparenza e coinvolgimento? Il Recovery fund è un’opportunità importantissima per il rilancio del nostro territorio e noi sindaci siamo in prima linea nel conoscere le priorità e le necessità per uno sviluppo sostenibile del territorio. È davvero un peccato e una delusione il fatto che Città Metropolitana voglia giocare questa partita da sola bypassando i comuni e che il Patto dei Sindaci sia complice di questa scelta».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Ottobre 2020
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