Consiglio comunale al vetriolo a Busto Garolfo, consigliere allontanato dall’aula
Il consigliere Luigi Cardani è stato allontanato dall'aula dopo un duro scontro con il presidente del consiglio comunale durante il quale ha parlato addirittura di «regime fascista»
Consiglio comunale al vetriolo a Busto Garolfo. È iniziata in un clima a dir poco rovente la seduta del parlamentino bustese di martedì 29 settembre, tanto che nel giro della prima mezz’ora un consigliere di opposizione, Luigi Cardani, è stato espulso dall’aula e accompagnato fuori dalla Polizia Locale, salvo poi tornare a prendere parte al dibattito consiliare quando gli animi si sono calmati.
Tutto nasce da un’interrogazione presentata dalla consigliera di minoranza Sabrina Lunardi su un argomento che in paese è da anni fonte di contrasto tra un gruppo di cittadini e l’amministrazione, ovvero la modifica dei percorsi degli autobus di linea arrivata a seguito della riqualificazione di piazza Lombardia. Modifica che ha comportato un aumento del traffico in alcune vie cittadine, cui sono seguite le lamentele dei residenti, che hanno denunciato un incremento dell’inquinamento acustico e atmosferico con conseguenti danni per la salute. Insomma, un tema “caldo”, tornato ancora una volta all’attenzione della politica cittadina.
Gli animi in aula si sono scaldati durante la replica di Sabrina Lunardi alle risposte dell’assessore alla partita, Giovanni Rigiroli: la consigliera, infatti, è stata interrotta dal presidente del consiglio comunale Francesco Binaghi e richiamata al rispetto del regolamento con l’invito a non introdurre «nuovi elementi». Ne è nato un botta e risposta nel quale si è inserito, parlando fuori microfono, anche il consigliere Luigi Cardani, che con toni molto accesi ha messo in discussione l’intervento del presidente del parlamentino, evocando addirittura a più riprese un «regime fascista». A nulla sono serviti gli inviti alla calma di Binaghi, che alla fine ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per allontanare il consigliere e riportare l’ordine in aula.
Binaghi, che si è detto «scandalizzato» dal comportamento del collega di opposizione, non ha escluso ulteriori conseguenze per le intemperanze di Cardani, ventilando l’ipotesi che si possa parlare «quasi di interruzione di pubblico servizio».
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