Mancano gli insegnanti a scuola, dall’Alto Milanese le richieste al ministro Azzolina
I 22 comuni dell'Alto Milanese hanno scritto al ministro Azzolina per denunciare i disagi legati alla mancanza di insegnanti e per chiedere soluzioni rapide
Disagi e disservizi per l’anno scolastico iniziato con troppe cattedre vuote nell’Alto Milanese. Il grido di allarme, dopo che nei giorni scorsi si era già levata la voce di alcune singole amministrazioni, arriva dai sindaci di Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese.
Al giro di boa della seconda settimana dalla ripresa dalla scuola, infatti, nei 22 comuni del territorio ci si ritrova ancora a fare i conti con una didattica “zoppa” a causa della carenza di organico, così i primi cittadini hanno deciso di scrivere direttamente al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Marco Bussetti. Con un obiettivo ben preciso, ovvero quello di chiedere «che le nomine dovute avvengano in tempi celeri per non prolungare oltremodo un disagio ed un disservizio che riteniamo non accettabili», offrendo la massima collaborazione per «affiancare e aiutare per quanto di nostra competenza il sistema scolastico affinché si possa raggiungere insieme l’obiettivo desiderato».
«Comprendiamo benissimo quali difficoltà sta riscontrando la scuola in questo non facile periodo – scrivono i sindaci -, ma questo non ci solleva dalla responsabilità di amministratori di sollecitare in tutte le sedi opportune una soluzione in tempi brevissimi dei disagi e delle difficoltà con cui quotidianamente gli studenti, le famiglie e il personale scolastico si confrontano. La maggior parte dei nostri istituti scolastici ad oggi subiscono la mancanza di un considerevole numero di insegnanti. Questo comporterà ancora per un tempo da noi ritenuto eccessivo la non garanzia del completo e dovuto servizio di istruzione ed educazione ai nostri studenti nonché giovani concittadini».
Anche i sindacati, alla vigilia del ritorno sui banchi, avevano denunciato come problema principale di questo anno scolastico partito tutto in salita quella del personale: secondo la FLC-CGIL di Legnano, dei quasi 20mila posti a livello regionale ne sono stati coperti solamente 14mila, con “buchi” soprattutto per le cattedre nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e per quelle di sostegno.
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