Elezioni a Parabiago, ecco le idee per la scuola
Dopo mesi di didattica a distanza, anche per Parabiago tra i temi centrali della campagna elettorale le proposte dei candidati per la scuola
Una campagna elettorale che si chiuderà pochi giorni dopo il ritorno in classe, non può non affrontare anche a Parabiago il tema della scuola. Soprattutto dopo un anno scolastico che da fine febbraio in poi, a causa dell’emergenza sanitaria, ha avuto come pietra miliare fra luci e ombre la didattica a distanza. Così LegnanoNews ha deciso di raccogliere le proposte che i quattro candidati in corsa alle prossime elezioni amministrative della città della calzatura hanno deciso di inserire nei propri programmi elettorali.
Il centrodestra punta su investimenti per «dotare gli insegnanti di strumenti all’avanguardia» e moltiplicare le «opportunità di crescita» grazie ai progetti del piano di diritto allo studio, ad esempio rendendo «ordinario l’investimento per l’incremento delle lezioni di lingua inglese a partire dalla già scuola dell’infanzia» o con proposte di «conoscenza dell’informatica e percorsi di arti figurative che possano essere occasione di esperienza per i nostri ragazzi in modo da conoscere le proprie peculiarità e, da grandi, poter affrontare il mondo nel miglior modo possibile». «I prossimi grandi progetti che ci attendono – sottolinea il candidato Raffaele Cucchi – riguardano la realizzazione del campus scolastico a Villastanza, un luogo dove i ragazzi della primaria e della scuola secondaria possano trovarsi per affrontare il proprio percorso, una prima sperimentazione per dare senso alla verticalizzazione dei percorsi didattici come indicato dal Ministero della pubblica Istruzione. Insomma, puntare sui giovani, che sono il nostro futuro, pensiamo sia la scelta migliore che un’amministrazione comunale possa fare».
Parabiago Viva scommette su più posti a disposizione degli studenti, contributi per i testi scolastici per chi si trova in condizioni di fragilità economica e borse di studio per gli studenti meritevoli di famiglie a basso reddito. «Nel nostro programma abbiamo dato ampio spazio alla politica sociale – spiega la candidata, Eleonora Pradal -. Riteniamo importante anzitutto il sostegno alla famiglia, che deve tradursi in aiuti di supporto economico e in garanzia di servizi essenziali. Per questo, nostro obiettivo, sarà quello di potenziare quanto a capacità tutte le scuole oggi esistenti a Parabiago. Alle famiglie che non supereranno un determinato limite di reddito annuo verrà garantita l’erogazione di contributi necessari all’acquisto dei testi scolastici per i figli. Inoltre si propone di istituire borse di studio per studenti meritevoli che vivono in famiglie dal basso reddito».
Priorità assoluta alla ripartenza della scuola per RiParabiago, «sia per l’educazione e la socializzazione, sia come fattore di ripresa economica per le famiglie che torneranno ai propri impieghi». «La nostra amministrazione comunale sarà pronta a integrare servizi, in particolare quelli di pulizia e sanificazione, della mensa su più turni, di sostegno formativo, di assistenza psicologica agli alunni – sottolinea il candidato, Giuliano Rancilio -. In tema di spazi avremo a disposizione anche luoghi arieggiati, ampi e sicuri quali gli impianti sportivi e la tensostruttura del Marazzini-Venegoni. Parabiago può e deve diventare una grande aula». Poi, una nuova programmazione del diritto allo studio: «Il piano, oltre ad assicurare i servizi di supporto per l’affiancamento delle famiglie in stato di bisogno, dovrà parlare di: educazione alla salute, anche in ottica di rispetto ambientale, fondazione di un nuovo senso civico, accessibilità e dimestichezza informatica e tecnologica. Un piano da disegnare in sinergia con il volontariato e le numerose opportunità locali».
Potenziamento su tutti i fronti per la scuola di Parabiago nel programma del Partito Democratico. «La scuola è uno dei due temi chiave (l’altro è l’ambiente) che contraddistinguono il mio programma – è la posizione dell’aspirante prima cittadina, Ornella Venturini -. Il periodo di lockdown, con la didattica a distanza, ha evidenziato quanto ci sia ancora da fare per raggiungere un vero “diritto allo studio” e permettere veramente a tutti di accedere al sapere, anche con una massiccia implementazione delle strumentazioni tecnologiche. In città è cronica la mancanza di spazi e laboratori, quindi sarà importante procedere ad un lavoro di analisi della popolazione scolare per comprendere le effettive necessità di spazi scolastici. Le strutture scolastiche dovranno essere oggetto di una manutenzione continua e non episodica. Inoltre, in accordo con le istituzioni scolastiche, verranno ideati progetti che permettano l’utilizzo degli spazi scolastici ben oltre le attività didattiche (doposcuola pomeridiano, tutoring, arti e mestieri, “progetto” uso sicuro del web)».
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