Rescaldina, sanzioni a pioggia per i rifiuti in via Balbi
Un residente di via Balbi a Rescaldina denuncia di aver ricevuto sanzioni nonostante la raccolta rifiuti non avvenisse regolarmente. L'amministrazione smentisce irregolarità
Raccolta rifiuti nell’occhio del ciclone in via Balbi a Rescaldina. Alla vigilia di Ferragosto, infatti, molti residenti della via si sono visti recapitare sanzioni per non aver esposto correttamente in base al calendario i sacchi dell’immondizia, e la circostanza ha sollevato più di un malumore tra i destinatari.
«Il 14 agosto – è la segnalazione che arriva da un nostro lettore – un messo comunale ha portato una marea di multe in via Balbi 55 relative al mese di aprile 2020, periodo di piena emergenza Covid, quando la società che gestisce i rifiuti non passava in modo regolare saltando intere settimane, come segnalato al Comune: abbiamo avuto montagne di sacchi gialli, neri, carta e i bidoni di vetro e umido colmi».
Le irregolarità nella raccolta durante i mesi “caldi” dell’emergenza sanitaria denunciate dal lettore sono state smentite dal Comune, ma per Rescaldina il problema dei rifiuti in via Balbi è di vecchia data e va oltre la singola sanzione. Chi abita nella via, infatti, vorrebbe la creazione di un’isola ecologica in un’area posta su una strada privata, non lontano da dove nel 2019 è stato inaugurato il nuovo parco giochi inclusivo.
«Due anni fa abbiamo vinto la battaglia per creare una piattaforma per lo smaltimento rifiuti, ma non si è mossa una foglia – continua il nostro lettore -: continuano a venire da ogni dove per buttare la pattumiera, ovviamente in sacchi senza chip. O il Comune ci ha preso tutti quanti in giro con la volontà di costruire una piattaforma e aumentare i controlli per sanzionare chi mette il sacco senza chip e butta di tutto, oppure è solo una manovra per coprire le casse vuote».
«Ci eravamo impegnati a realizzare un’isola ecologica sul modello di quanto abbiamo già fatto in altre zone dove c’erano problemi nella gestione dei rifiuti e la volontà del Comune non è mai cambiata – replica il consigliere delegato all’igiene urbana, Daniel Schiesaro -. Le tempistiche, purtroppo, sono difficili da pronosticare con certezza, anche perché il Covid ha rallentato tutto, ma puntiamo a realizzarla entro la prossima primavera».
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