Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte confermato presidente
Salvatore Forte è il primo presidente della Fondazione Ticino Olona ad essere confermato per due mandati. Vicepresidente Marina Mignone
Salvatore Forte rimarrà al timone della Fondazione Ticino Olona per i prossimi quattro anni: il nuovo consiglio di amministrazione, che si è riunito per la prima volta giovedì 30 luglio, lo ha confermato come presidente della fondazione per il nuovo mandato 2020-2023. Al suo fianco ci sarà Marina Mignone nel ruolo di vicepresidente.
Per la prima volta, quindi, per la Fondazione Ticino Olona arriva la conferma del presidente, che lavorerà insieme ad un consiglio di amministrazione composto per due terzi da consiglieri rieletti. Tra i membri chiamati ad un secondo mandato ci sono Alessandro Acito (area territoriale abbiatense), Carmen Colombo Galli (area territoriale legnanese), Daniele Giudici (aree territoriali trasversali) e Luciano Marzorati (area territoriale castanese). Tra le new entries, invece, il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi (area territoriale legnanese), Paolo Cucchi (area territoriale abbiatense) e Davide Lattuada (area territoriale legnanese). Il consiglio ha anche confermato il notaio Davide Carugati, l’ex presidente Piero Cattaneo e la commercialista Loredana Morlacchi come probiviri.
Con le conferme «i soci fondatori – spiegano dalla fondazione – hanno voluto condividere quanto è stato fatto dal consiglio durante il primo mandato e incoraggiarlo a proseguire sulla strada della trasformazione intrapresa: inizialmente la fondazione era considerata solo un erogatore, seppur importante, di contributi agli enti del terzo settore che presentavano progetti per azioni sociali e culturali sul territorio di appartenenza; con il trascorrere del tempo e con la trasformazione della società, la fondazione è diventata intermediaria filantropica tra attori pubblici e privati e si comporta anche come ente di prima fila con un rapporto diretto con i bisognosi senza passare da enti terzi». Un esempio in questo senso arriva dai progetti avviati dalla fondazione nei mesi “caldi” della pandemia, come la distribuzione di dispositivi di protezione individuale e di materiale di sicurezza alle RSA e la raccolta fondi a favore di residenze sanitarie per disabili, centri socio-sanitari e residenze sanitarie assistenziali.
Il nuovo consiglio di amministrazione ai primi di settembre sarà chiamato ad una giornata di lavoro per la definizione di un programma di interventi fatto di eventi e progetti già attivi ai quali si affiancheranno nuove iniziative. Il tutto «finalizzato a far nascere una forma di filantropia strategica che non si limita a intervenire a danni subiti ma spera anche di costruire condizioni che limitano se non addirittura evitino i danni futuri».
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