San Giorgio, il sindaco sulla scuola: «Sistema sbagliato, non dà continuità»
Continua il dibattito sul sistema "scuola" nato a San Giorgio su Legnano dopo la notizia dell'ennesimo avvicendamento al vertice degli istituti del paese

Non si spegna il dibattito nato dall’ennesimo cambio al vertice in arrivo per la scuola di San Giorgio su Legnano. L’imminente avvicendamento la scorsa settimana è stato come la classica goccia che fa traboccare il vaso per il sindaco Walter Cecchin, critico nei confronti di un sistema che permette continui passaggi di testimone a scapito della continuità didattica e quindi della formazione degli studenti. Ma gli spunti di riflessione lanciati dal primo cittadino non sono piaciuti alla preside dell’istituto comprensivo Carducci del quale fanno parte i due plessi sangiorgesi, convinta che la buona riuscita dell’istruzione dipenda dal “gruppo” scuola prima che dalla figura di riferimento.
«Nulla era personale e credo di averlo ribadito in più passaggi nel mio discorso – ribadisce il sindaco all’indomani della dura presa di posizione della preside Rosa Lisa Denicolò -. Ho criticato il sistema che non condivido di cambiare un dirigente ogni due anni non dando continuità didattica alla scuola della mia città: in otto anni cambiare cinque dirigenti è un “sistema sbagliato”. Mi spiace molto non concordi con questa mia tesi e mi stupisco di alcuni suoi passaggi anche poco rispettosi dei doveri di un sindaco, perché personalmente credo nell’importante ruolo del dirigente scolastico come guida di un difficile e complesso sistema».
Cara preside nulla era personale e credo di averlo ribadito in più passaggi nel mio discorso. Ho criticato il sistema…
Pubblicato da Walter Cecchin su Sabato 25 luglio 2020
«Secondo lei è ininfluente il fatto che il vertice cambi così frequentemente – chiede alla dirigente scolastica il primo cittadino sangiorgese -? Mi vuole forse dire che un governo, un comune, un ospedale, un’azienda o una scuola, cambiando ogni anno il “comando”, otterrà i medesimi risultati di un sistema che assicura continuità? La sua scelta era ed è perfettamente comprensibile a livello personale, difficile rimanere lontani mille chilometri dalla famiglia (il riferimento è alle parole della dirigente scolastica, che aveva sottolineato le tante assegnazioni a distanze considerevoli da casa e famiglia per i nuovi presidi, ndr): per questo motivo dico che il sistema è sbagliato e va cambiato altrimenti avremo continue “meteore” ai vertici delle nostre scuole a scapito della formazione dei nostri ragazzi, che è la cosa più importante».
«Avrei gradito e apprezzato – conclude Walter Cecchin, avanzando quella che lui stesso definisce «una lieve critica» – che ai miei studenti che non se lo potevano permettere, il pc per poter studiare da casa e seguire le lezioni online fosse stato consegnato a marzo e non a maggio come è stato fatto. La ringrazio a nome di tutti i sangiorgesi per quanto ha dato alla nostra comunità, che in lei ha sempre trovato un interlocutore valido e preparato, e le auguro per il prosieguo un buon lavoro».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.