San Giorgio su Legnano, in arrivo più di 8mila metri quadri di bosco per il paese
Il nuovo bosco sarà realizzato in due diverse aree di San Giorgio, in corrispondenza della rotonda vicino al PalaBertelli e in via Don Bosco
A San Giorgio su Legnano arriva un nuovo bosco di più di 8mila metri quadri, che porterà in paese quasi 600 alberi e 200 arbusti. Le aree individuate per la realizzazione del nuovo polmone verde sono due, e si trovano rispettivamente in corrispondenza della rotonda vicino al PalaBertelli e in via Don Bosco, poco più avanti del piazzale del piazzale del cimitero cittadino.
Nelle scorse settimane la giunta guidata dal sindaco Walter Cecchin ha dato il via libera alla proposta arrivata a fine maggio da una società milanese, interessata a realizzare un nuovo bosco in paese come opera compensativa per la trasformazione in area commerciale di alcuni boschi in provincia di Bergamo. A San Giorgio, infatti, sono presenti alcune aree agricole di proprietà del comune con tutti i requisiti richiesti dalla Regione per la realizzazione di interventi di questo tipo.
Il progetto, i cui costi saranno interamente a carico della società che l’ha proposto, dovrà prima ricevere l’approvazione degli uffici competenti tanto della provincia di Bergamo, quanto della Città Metropolitana di Milano, ma intanto lo schema di convenzione per la realizzazione dell’intervento ha incassato il sì dell’amministrazione sangiorgese. Anche perchè, come si legge nella delibera di giunta, «potrebbe rappresentare per il comune di San Giorgio su Legnano una importante occasione per il miglioramento della biodiversità del paesaggio e il rafforzamento del corridoio ecologico previsto dal PGT».
Già due anni fa l’amministrazione Cecchin aveva provato a portare in paese un nuovo bosco, con un progetto ancora più ambizioso che prevedeva la creazione di un polmone verde da 37mila metri quadri nell’area del Campaccio e nella zona a nord del centro sportivo comunale “Angelo Alberti”. Per quello che sarebbe stato ribattezzato Bosco Sotena Piazza IV Novembre si era rivolta al Pirellone, partecipando ad un bando regionale per le «infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità». L’obiettivo era quello di ottenere un finanziamento da 150mila euro, a fronte di un costo complessivo di 176mila euro. Il progetto aveva ricevuto il via libera della Regione ed era entrato in graduatoria, ma non era poi stato finanziato per esaurimento dei fondi disponibili.
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