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Rescaldina, via le sagome dal Ponte dei Bambini

Solo otto delle sagome sul "Ponte dei Bambini" di Rescaldina rimarranno al loro posto, le altre sono state rimosse dopo aver sfidato il maltempo per tre anni

ponte dei bambini rescaldina

Dopo tre anni le sagome colorate salutano il Ponte dei Bambini a Rescaldina. Più volte “vittime” di atti vandalici, in questi tre anni bambini e bambine di cartone hanno colorato il cavalcavia tra Rescalda e Rescaldina sfidando le intemperie: niente però è eterno, e ora le sagome non erano più nelle condizioni di rimanere ad abbellire il “loro” ponte. Otto, però, rimarranno al loro posto, facendo da portavoce al loro messaggio.

Queste opere d’arte di strada avevano trovato “casa” sul cavalcavia nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione del Bosco della Pace. Qualche anno fa, infatti, dalla proposta dell’associazione culturale Articolonove di organizzare la manifestazione “il Ponte della Pace” sul cavalcavia era nata l’idea nei bambini di intitolare il bosco ai piedi del cavalcavia alla pace e di farlo diventare un parco destinato principalmente a loro, con giochi creati da loro e installazioni dedicate alla pace. In questo contesto erano arrivate anche le sagome, colorate dai bambini dell’asilo nido, delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie del capoluogo e della frazione e della scuola secondaria di primo grado di Rescalda e dai ragazzi del centro diurno disabili.

«Per tre anni le sagome colorate dai bambini dell’asilo nido, delle scuole materne ed elementari di Rescaldina e Rescalda, dai ragazzi del CDD e dai ragazzi della scuola media di Rescalda, hanno salutato dal Ponte dei Bambini tutti quelli che sono passati: bambini, mamme, papà, nonni, nonne e parenti tutti – commenta Articolonove -. Hanno avuto un sorriso per chi passava al mattino, mezzo addormentato, per andare al lavoro, e un saluto per chi tornava stanco la sera. Hanno regalato un po’ di bellezza e di serenità al paese. In questi tre anni hanno resistito sotto il sole cocente dell’estate, sotto la pioggia e la grandine dei temporali, sotto la neve (poca) dell’inverno. Hanno subito anche qualche ferita causata dalla stupidità. Hanno resistito tre anni ma, come tutta l’arte di strada, non sono eterne. Per cui hanno deciso di ritirarsi a curare i loro acciacchi: qualcuna al mare, altre in montagna, altre ancora in collina e al lago. Però hanno deciso di lasciare otto di loro, le più resistenti alle intemperie, a far compagnia a Flon Flon e Musetta in cima al Ponte dei Bambini. Se volete salutarli sono lì che vi aspettano».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Luglio 2020
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