Dentro il centro socio educativo di Parabiago, riaperto dopo il lockdown
I centri del gruppo Erre di Parabiago sono stati tra i primi ad aprire lo scorso 24 giugno eeinventando l'attività per accogliere gli utenti in totale sicurezza dopo tre mesi di lockdown
«E’ come il primo giorno di scuola ma ancora più difficile ed emozionante». Le responsabili del centro socio educativo (CSE) e del centro sviluppo formazione all’autonomia del gruppo Erre di Parabiago, tra i primi ad aprire lo scorso 24 giugno, hanno reinventato la loro attività per accogliere gli utenti in totale sicurezza dopo tre mesi di lockdown. «Al CSE – spiega Mariangela – la capienza massima è di 25 bambini che ruotano in 3-4 gruppi; per i bambini in carrozzina o con difficoltà motorie è stata invece mantenuta la didattica a distanza soprattutto legata alle attività sensoriali». Le nuove regole sono rigide: per quattro settimane è richiesto il distanziamento di due metri, per questo nel centro ogni bambino ha una sedia, una scatola, un posto a tavola e una palla personalizzata in modo da mantenere comunque momenti di gioia e condivisione all’interno del servizio ma nel rispetto delle linee guida sanitarie. Il cerchio è lo spazio di contenimento dove i bambini sono invitati a muoversi e a giocare. Al mattino viene poi sanificato l’ambiente, viene misurata la febbre e vengono sanificati suole delle scarpe, zaini e ruote delle carrozzine. A tutti gli utenti e agli operatori è stato inoltre effettuato il test sierologico.
«Al Centro Formazione all’Autonomia abbiamo aperto con 8 utenti mentre per chi non ha aderito prosegue la didattica a distanza – spiega invece Silvia – Anche qui ci siamo dovuti reinventare proponendo attività laboratoriali con nuove normative senza che queste vadano a penalizzare i ragazzi, felici di essere tornati dopo mesi vissuti in solitudine»
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