Bulldog: confermata la “storica” play Gaia Cassani
L'atleta nata nel 1996 e fin dalle giovanili nel team del Presidente Salvatore Laguardia, sarà ancora uno dei punti di riferimento delle Bulldog
La “storica” play Gaia Cassani, atleta nata nel 1996 e fin dalle giovanili nel team del presidente Salvatore Laguardia, sarà ancora uno dei punti di riferimento in “cabina di regia” del team guidato dal head-coach Paolo Caserini e dal suo staff comprendente il duo di vice Luca Linari-Paolo Montrasio e il Preparatore Atletico Roberto Besana.
Ecco la prime dichiarazioni dell’atleta “made in Canegrate”: «È scontato dire che la chiusura prematura della stagione sportiva ha lasciato l’amaro in bocca perché si è verificata in un periodo nel quale la squadra stava ricominciando a lavorare molto bene con buoni risultati e perché questa esperienza ci ha divise fisicamente e sportivamente. Recuperare la coesione e lo spirito di squadra non sarà semplice. Personalmente non ho però potuto pensare troppo alla squadra ed al mio impegno sportivo perché lavorativamente ho dovuto affrontare situazioni difficili sia dal punto di vista professionale che umano. Ho sempre saputo, sin da quando mi sono iscritta alla facoltà di infermieristica, che avrei potuto affrontare situazioni di stress ma questo inizio, diciamo “con botto”, è stato veramente duro».
Con questa conferma incomincia a delinearsi il roster delle Bulldog in vista della terza stagione consecutiva in Serie B; di seguito le quattro atlete ufficializzate e lo staff tecnico e dirigenziale del team seniores: Gaia Cassani (play; 1996), Alice Biasion (play; 1997), Arianna Caniati (ala; 1991), Camilla Cagner (ala; 1994). Allenatore: Paolo Caserini; Vice Allenatori: Luca Linari e Paolo Montrasio; Preparatore Atletico: Roberto Besana; Dirigenti Accompagnatori: Ettore Caniati e Maurizio Tomio.
Di seguito l’intervista proposta dalla società canegraese
Tornando al basket giocato, Quali sono i tuoi obiettivi personali e quelli di squadra per la stagione 2020/2021? «I miei obiettivi personali rimangono gli stessi: conciliare l’impegno sportivo con un sano divertimento. Ho sempre cercato di allenarmi e giocare con responsabilità senza mai dimenticare che un ambiente divertente e positivo è la chiave per ottenere i risultati migliori. Mi auguro che questa pausa ci abbia rese più consapevoli e che si possa ripartire con la stessa voglia e determinazione delle ultime partite».
In quale aspetto del gioco vorresti progredire? «Il mio tallone d’Achille resta il tiro. Vorrei migliorarne la tecnica e vorrei riuscire a rendere più incisivo il mio ruolo di play».
Nelle ultime annate sei diventata un punto di riferimento nei confronti delle tante ragazzine del settore giovanile che stanno iniziando ad interfacciarsi in prima squadra. Come vivi questo ruolo?
«In base al mio percorso sportivo ci tengo a sottolineare che il rapporto tra “senior” e “under” deve essere improntato sulla stima e fiducia reciproca. Penso che le under possano esprimere tutte le proprie potenzialità. Il segreto sta nel saper far tesoro dell’esperienza messa a disposizione dall’allenatore e dalle compagne veterane, mettendosi in gioco con un sano atteggiamento di autocritica. Determinante è anche l’atteggiamento delle senior nel saper costruire un ambiente costruttivo. Spero di essere riuscita, con i miei modi e la mia personalità, a rappresentare un valido esempio di giocatrice».
Infine, cosa ti senti di promettere ai tanti tifosi nero-arancio che anche nell’ultima stagione vi hanno seguito numerosi? «I tifosi sono determinanti per galvanizzare la squadra. La loro presenza è sempre stata fondamentale per i risultati. In alcune situazioni il tifo ci ha aiutate a ritrovare la speranza ed uscire da situazioni di stallo. Credo però che il tifo serva soprattutto nei momenti di difficoltà. Invito dunque i nostri tifosi ad esserci sempre nel bene e nel male!».
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