Scadenze posticipate per IMU e TARI a Rescaldina. Se già nei giorni scorsi la giunta Ielo aveva deciso per lo “slittamento” del termine per il pagamento della prima rata TARI al 31 luglio, mercoledì 10 giugno sindaco e assessori hanno approvato anche il differimento della scadenza dell’acconto IMU dal 16 giugno al 30 settembre, a valle di una settimana di lavoro intenso portato avanti insieme alle opposizioni. Proprio nei giorni scorsi, peraltro, lo spostamento della scadenza IMU aveva animato il dibattito politico cittadino con un botta e risposta tra il segretario della Lega, Ambrogio Casati, e l’assessore alla partita, Francesco Matera.

Il differimento della scadenza per l’acconto IMU sarà riservato a chi ha registrato difficoltà economiche a causa della pandemia, secondo criteri ben precisi che tengono conto alle della recente risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Lo slittamento «non può riguardare – come precisa l’amministrazione – la quota statale dell’acconto IMU dovuto per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D (quota STATO) avente codice tributo 3925».

PERSONE FISICHE E DITTE INDIVIDUALI – Potrà invece beneficiarne chi, a causa dell’emergenza Covid-19, non ha percepito reddito dal 1° marzo al 31 maggio, chi è rientrato nei criteri per l’assegnazione dei buoni spesa, chi è stato titolare di un rapporto di lavoro a tempo determinato scaduto tra il 1° marzo e il 31 maggio e non rinnovato, chi ha perso il posto di lavoro tra il 1° marzo e il 31 maggio, chi è titolare di un rapporto di lavoro alle dipendenze di azienda, impresa o studio che ha richiesto ed utilizzato gli ammortizzatori sociali, o altre forme di gestione del rapporto di lavoro che prevedono una riduzione del reddito per l’emergenza sanitaria, senza  integrazione salariale da parte del datore di lavoro. Il differimento riguarda anche i titolari di partita IVA che hanno richiesto gli ammortizzatori sociali legati all’emergenza o hanno cessato l’attività per la pandemia o hanno registrato tra il 1° marzo e il 30 aprile un calo del fatturato di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per le attività iniziate dopo il 1° marzo 2019, il calo di fatturato si calcola in relazione al fatturato medio mensile dalla data di inizio attività al 28 febbraio scorso.

PERSONE GIURIDICHE – Per le persone giuridiche, per beneficiare dello slittamento della scadenza dell’acconto IMU sono previsti dei prerequisiti: il proprietario dell’immobile deve coincidere con la persona giuridica che esercita l’attività commerciale, industriale o di servizi che ha i requisiti, la persona giuridica deve avere domicilio fiscale in Italia e non appartenere a gruppi con domicilio fiscale nei paesi black list individuati dall’Agenzia delle Entrate e le società di capitale non devono aver effettuato alcuna distribuzione di utili o dividendi dal 1° marzo al 31 maggio.

In questo perimetro, potranno usufruire del differimento IMU le persone giuridiche che ha richiesto gli ammortizzatori sociali legati all’emergenza Covid-19 e hanno provveduto ad effettuare integrazione salariale per i lavoratori e quelle che hanno registrato dal 1° marzo al 30 aprile un calo del fatturato di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche in questo caso, per le persone giuridiche che hanno iniziato l’attività successivamente al 1° marzo 2019 e non hanno quindi il rispettivo periodo di confronto, il calo di fatturato si calcola in relazione al fatturato medio mensile dalla data di inizio attività fino al 28 febbraio scorso.