La Via Francisca del Lucomagno, una guida ufficiale racconta il cammino dalla Svizzera a Pavia
Otto tappe per percorrere 135 km lungo arte, storia e natura. Disponibile anche un’app e particolari convenzioni per i pellegrini diretti alla tomba di Sant’Agostino
Sono 135 km da percorrere in otto tappe attraversando un territorio ricco di arte, storia e natura e descritti minuziosamente in 96 pagine: la Via Francisca del Lucomagno prende corpo nella sua nuova guida ufficiale. Redatta da due camminatori esperti come Alberto Conte e Marco Giovannelli per Terre di mezzo Editore, sarà nelle librerie dal prossimo 18 giugno (in anteprima su terre.it). Accanto alla guida, il progetto di valorizzazione della Via Francisca del Lucomagno, promosso da 50 soggetti in collaborazione con la Provincia di Varese e la Regione Lombardia e sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia – POR FESR 2014-2020, ha dato vita anche ad un’app ufficiale scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone, ha realizzato la mappa della Via e ha in programma una serie di iniziative per rendere il cammino che unisce la Svizzera a Pavia un’esperienza sempre più fruibile.
«La Via Francisca del Lucomagno è una realtà importante per il territorio che, in questo particolare momento di ripartenza, vuole essere elemento di ulteriore rilancio attraverso la riscoperta di aree che hanno molto da offrire anche sotto il profilo turistico, culturale e paesaggistico. Vivere il tempo libero senza la frenesia delle attività quotidiane sta prendendo sempre più piede e siamo pronti ad offrire anche questa opportunità», afferma il presidente del Tavolo di coordinamento degli Enti Locali per la valorizzazione della Via e vicepresidente della Provincia di Varese, Alessandro Fagioli. «In molti vi hanno lavorato affinché potesse essere un punto di riferimento in Lombardia per gli appassionati del cammino nell’ottica di una più ampia valorizzazione dei territori che si estendono dalla Svizzera a Pavia. Un pensiero particolare lo riservo a Donatella Bellerini che due mesi fa è venuta a mancare, una dipendente della Provincia di Varese che ha creduto molto in questo progetto mettendoci il cuore».
La nuova guida ufficiale è il punto di sintesi del lavoro fatto, una pubblicazione che rende la Via Francisca del Lucomagno una realtà viva. «Sulle orme dei pellegrini che fin dal medioevo scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma, abbiamo recuperato il tratto italiano di questo storico cammino, ponendolo al centro di un territorio che è ricco di importanti testimonianze storiche, artistiche e naturalistiche; lo abbiamo tracciato puntualmente con oltre 1.000 segnavia rendendolo accessibile anche alle biciclette e alle special bike e dato vita ad una rete di accoglienza coinvolgendo le strutture presenti lungo il cammino: ad oggi sono più di 600 i posti letto a disposizione nelle 40 strutture che hanno risposto per offrire accoglienza a prezzi calmierati in pieno stile “del pellegrino », afferma Marco Giovannelli, coautore della guida e coordinatore del progetto di valorizzazione della Via Francisca. La guida presenta la Via Francisca del Lucomagno inserendola nel suo contesto generale, ovvero il collegamento da Costanza in Svizzera a Pavia, dove si congiunge con la Via Francigena. Le otto tappe, poste a circa 17 km l’una dall’altra, sono illustrate puntualmente offrendo anche una panoramica sulle “cose da vedere” lungo il tracciato. E le occasioni non mancano: di fatto, lungo la Via Francisca del Lucomagno si passa dal Sacro Monte di Varese all’abbazia di Morimondo per approdare alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro sulla tomba di Sant’Agostino; si passa dalla terra dei sette laghi ai navigli milanesi fino al Ticino, attraversando cinque parchi naturali, il parco archeologico di Castelseprio e “l’isola di Toscana in Lombardia” quale è stato definito il borgo di Castiglione Olona. Presenti anche degli utili consigli per quanti si mettono in cammino per la prima volta. «Per rendere ancora più fruibile la Via Francisca è stata realizzata una mappa e un’app gratuita, disponibile per IOS e Android, per consultabile anche offline, attraverso la quale segnalare eventuali problemi, sia di segnaletica sia di emergenza».
Diverse le collaborazioni che sono state attivate: «Non solamente quella con gli Agostiniani di Pavia per il rilascio del Testimonium, ovvero la certificazione di aver percorso l’intera Via, ma anche la riduzione dell’ingresso al monastero di Torba e a Villa Panza, entrambi beni gestiti dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. Non certo ultimo, l’accordo con Trenord per l’applicazione di uno sconto a quanti esibiranno la credenziale della Via», osserva Ferruccio Maruca, segretario del Tavolo di coordinamento della Via Francisca. Il risultato è un progetto corale, dove un intero territorio che comprende tre province (Varese, Milano e Pavia) e 41 Comuni non solamente si mette in vetrina, ma si mette in gioco. «Tutte le attività di definizione del tracciato, posizionamento della segnaletica, ricerca delle accoglienze, comunicazione e promozione della Via non sono state calate dall’alto, ma concordate con gli enti territoriali interessati dalle singole tematiche. “Condivisione!” Questo è il motto della Via Francisca del Lucomagno. Quanto realizzato, e la guida ufficiale ne è la testimonianza, è stato un grande risultato di squadra, ora sotto gli occhi di tutti coloro che amano i cammini. La Via Francisca del Lucomagno è una realtà viva, percorribile, con servizi per i camminatori, un’opportunità per molti territori, una risorsa di sviluppo locale».
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