A Nerviano i centri estivi saranno aperti dal 22 giugno
Fino al 31 luglio si riaprono i centri estivi che a causa dell'emergenza COVID-19 sono stati rimodulati per ottemperare alle normative emanate da Governo e Regione Lombardia
A partire da lunedì 22 giugno e per sei settimane fino al 31 luglio si riaprono i centri estivi che a causa dell’emergenza COVID-19 sono stati rimodulati per ottemperare alle normative emanate da Governo e Regione Lombardia. La decisione, a Nerviano, è stata presa dopo aver analizzato il risultato del sondaggio WEB fatto nelle scorse settimane che ha evidenziato come il bisogno di aiuto alle famiglie da parte del Comune sia auspicato anche in presenza di timori per il rischio contagio.
«Le norme – spiega Sergio Girotti, assessore alla Pubblica Istruzione ed alle Politiche Educative – impongono che le attività vengano svolte preferibilmente all’aperto e con un rapporto educatore/bambini di molto inferiore rispetto al passato quindi con un utilizzo di spazi molto più ampi anche per ottemperare al distanziamento sociale. Pertanto mentre l’anno scorso era stata utilizzata la scuola di via Roma per gli utenti delle elementari e delle medie ed i più piccoli erano ubicati alla materna di Garbatola, quest’anno il servizio vedrà interessate anche le scuole elementari di Garbatola e S.Ilario e la materna di via dei Boschi. Verranno quindi formati 9 gruppi da 5 bambini per i piccoli delle materne, 23 da 7 per le elementari e 2 da 10 per le medie; totale 226 utenti».
L’aumento del rapporto educatore/bambini, la necessità di ausiliari per la costante igienizzazione dei servizi, l’istituzione dei coordinatori di plesso, tutte figure previste dalle norme portano a quasi quadruplicare il costo del servizio che rimane a carico della collettività nervianese, ma nonostante questo, spiega ancora l’assessore Girotti, «l’amministrazione comunale ha ritenuto di non ritoccare in aumento le rette per la fruizione di questo servizio, come viceversa fatto da qualche Comune della zona, per non ulteriormente gravare su molte famiglie ormai in crisi a causa delle chiusure dei mesi scorsi. Grande assente in questa vicenda è lo Stato che non ha nemmeno tentato la riapertura delle scuole materne e che non ha mosso un dito per venire in aiuto dei Comuni e delle famiglie se non con delle imposizioni tardive e confuse».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.