2 giugno 1946: Monarchia o Repubblica? Il voto nel Legnanese
Nel Legnanese due elettori su tre al referendum di domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946 hanno scelto la Repubblica dopo 85 anni di regno dei Savoia
2 giugno 1946, gli Italiani, per la prima volta chiamati alle urne con suffragio universale, scelgono di far diventare l’Italia una Repubblica dopo 85 anni di regno dei Savoia, venti dei quali passati sotto la dittatura fascista. Il risultato, però, è meno schiacciante di quanto si sarebbe potuto pensare: vince la Repubblica, ma “solo” con il 54,3% dei voti.
Le percentuali più bulgare arrivano dal Nord Italia, e Legnano e dintorni non fanno eccezione: a “casa nostra” i dati presenti nell’archivio storico delle elezioni del Ministero dell’Interno due elettori su tre hanno scelto la Repubblica. Se ovunque ha nel nostro territorio la sconfitta della monarchia è stata netta, il primato di comune più repubblicano va a Canegrate, dove il 78,82% dei votanti ha detto basta alla Repubblica. È Parabiago, invece, la “roccaforte” dei Savoia: la città della calzatura, infatti, è l’unico comune del Legnanese dove i voti per la Monarchia superano, anche se di pochissimo, il 35%.
A Legnano la Repubblica è stata scelta dal 65,79% degli elettori, a Busto Garolfo dal 70,56%, a Cerro Maggiore dal 69,91%, a Nerviano dal 68,51%, a Rescaldina dal 70,88%, a San Giorgio su Legnano dal 65,97% e a San Vittore Olona dal 65,39%. Busto Garolfo, allora, raccoglieva anche gli elettori di Villa Cortese, che solo nel 1966 è diventato un comune indipendente. Dairago, invece, solo nel 1957 si separerà da Arconate, dove a scegliere la Repubblica è stato il 63,23% degli elettori.
Quest’anno nel Legnanese le celebrazioni per la Festa della Repubblica hanno cambiato volto per l’emergenza sanitaria, ma il territorio non ha comunque rinunciato a celebrare il 74° anniversario dell’Italia repubblicana.
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