Filiali BPM chiuse, i sindaci alla banca: “Se ci sei batti un colpo”
I sindaci di Arconate, Buscate, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio e Vanzaghello hanno scritto alla banca per segnalare le difficoltà provocate ai cittadini dalla chiusura
Filiali BPM chiuse da quasi tre mesi ad Arconate, Buscate, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano e Vanzaghello. Unica informazione ai cittadini: un cartello che avvisa che il servizio tornerà attivo previa comunicazione. Così i sindaci, dopo settimane di sollecitazioni, hanno deciso di prendere carta e penna e di scrivere alla banca per dare voce al loro malcontento.
«Ai clienti e ai cittadini non viene più erogato alcun servizio, lasciando ogni informazione ad un semplice cartello che avvisa la ripresa del servizio previa comunicazione – scrivono i sei primi cittadini a Banco BPM -. Siamo veramente spiaciuti e rammaricati per come sono stati poco considerati i nostri cittadini e vostri fedeli clienti nel momento del bisogno: quando una banca dovrebbe aiutare ed essere vicina, la filiale chiude e impone ai cittadini di spostarsi in altra sede per qualsiasi operazione».
Soprattutto, la preoccupazione dei sindaci è legata alla fascia della popolazione più penalizzata dalla chiusura degli sportelli, ovvero gli anziani. «Questa scelta, durante un momento in cui non si poteva quasi uscire di casa a causa del lockdown, ha messo in difficoltà tutti i vostri clienti, ma soprattutto quelli più anziani e meno avvezzi all’uso della banca online. La banca nelle nostre piccole comunità rappresenta un servizio essenziale; molte realtà al pari della vostra, hanno conciliato in modo egregio e rispettoso il cliente e cittadino, accogliendo solo su appuntamento e, se necessario, aprendo solo alcuni giorni della settimana. BPM no: ha scelto la strada della chiusura senza nessuna interlocuzione o confronto, senza alcuna lettera di spiegazione ai propri clienti o all’amministrazione comunale al fine di giustificare questa scelta. La banca non può e non deve solo servire per accogliere capitale dal territorio, deve esserci quando il territorio ne ha bisogno e, in questo caso, ne avevamo e abbiamo bisogno. Non è concepibile che i sindaci in prima linea si prendano l’onere e la responsabilità di fare ripartire un territorio e una banca prestigiosa come la vostra, ad oggi, non ha ancora stabilito una data di riapertura del servizio in questi comuni. Non possiamo accettare che si parli forse degli inizi di luglio per la riapertura».
Anche dopo la lettera, però, i primi cittadini non hanno avuto nessuna risposta sulle filiali BPM chiuse. «Ci saremmo aspettati una celere risposta o richiesta d’incontro, ma purtroppo ad oggi dopo cinque giorni tutto tace».
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