5G, Busto Garolfo dice no alla sperimentazione in paese
Il sindaco Susanna Biondi ha vietato la sperimentazione e l'installazione del 5G sul territorio comunale in attesa di dati scientifici più aggiornati
No all’installazione e alla sperimentazione del 5G sul territorio di Busto Garolfo: il divieto è arrivato direttamente per mano del sindaco del paese, Susanna Biondi, che oggi, mercoledì 27 maggio, ha firmato un’ordinanza ad hoc.
Nel provvedimento il sindaco vieta «a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune
di Busto Garolfo, in attuazione del principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, in attesa dell’emanazione di linee guida aggiornate da parte gli organismi di tutela della salute e dell’ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer (International Agency for Research on Cancer)».
«Il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche definite “onde millimetriche”, che comportano due applicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio – spiega la prima cittadina nell’ordinanza -. […] Riscontrati gli “effetti nocivi sulla salute umana”, il 15 gennaio 2019 il Tar del Lazio ha condannato i Ministeri di Salute, Ambiente e Pubblica Istruzione a promuovere una adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”. Nel 2011 la IARC ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo».
In attesa di dati scientifici più aggiornati, quindi, per il momento la numero uno di Palazzo Molteni ha detto no al 5G, dal momento che «spetta al sindaco, in qualità di ufficiale di governo e massima autorità sanitaria locale, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione».
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