M5S Rescaldina: “Consiglio e commissioni anche in via telematica”
Il Movimento 5 Stelle chiede di mantenere la possibilità di partecipare a consigli comunali e commissioni anche in via telematica
Mantenere la possibilità di partecipare a consigli comunali e alle sedute di commissione anche in via telematica, nonostante l’attenuazione delle misure per fermare la corsa del coronavirus. Il Moviment0 5 Stelle di Rescaldina è convinto che sia questa la strada maestra per aumentare la partecipazione – tanto degli amministratori, quanto dei cittadini – alla politica cittadina, e proprio per questo si è rivolta a sindaco, presidente del consiglio comunale e presidenti delle commissioni consiliari.
«L’emergenza Covid-19, da cui faticosamente stiamo cominciando ad uscire, ha imposto a tutti noi cittadini di modificare drasticamente e radicalmente molte nostre abitudini – spiega Massimo Oggioni, capogrupo consiliare dei pentastellati -. Anche le attività politiche ed amministrative, che tutti noi siamo chiamati ad assolvere, hanno richiesto un cambio di approccio. Dall’inizio dell’emergenza il nostro gruppo ha subito posto all’attenzione dell’ amministrazione la necessità di implementare un sistema di videoconferenza per mantenere quel distanziamento sociale e isolamento imposto dai decreti a tutela della salute di tutti, e l’amministrazione ha tempestivamente ed efficientemente adottato tutte le misure possibili in tal senso, mantenendo operativa l’attività politica comunale, garantendo trasparenza e partecipazione ma salvaguardando nel contempo la salute degli amministratori, dei consiglieri, delle loro famiglie e dei cittadini tutti. Ora che l’emergenza sembra attenuarsi, si presenta la possibilità di tornare al precedente modus operandi. La richiesta da parte del gruppo che rappresento in consiglio comunale, è invece quella di aprire alla possibilità di riprendere le sedute consiliari e di commissione “di persona”, mantenendo però la possibilità, per chi ne facesse di volta in volta richiesta, di partecipare in via telematica».
La proposta si fonda sulla necessità di non «abbassare la guardia» e di «salvaguardare anche la sicurezza dei familiari di consiglieri ed amministratori che ricadono nelle fasce più soggette ad un esito infausto in caso di contagio», ma punta anche a «far tesoro dell’esperienza maturata obtorto collo durante questo difficile periodo». «Abbiamo sperimentato che la tecnologia ci consente di ampliare le possibilità di partecipazione ai diversi eventi della nostra quotidianità (lavoro, politica, cultura e anche attività fisica) senza la necessità di incontrarsi fisicamente, ognuno dal luogo in cui si trova, senza necessità di spostarsi, con grande vantaggio di tempo e di salvaguardia dell’ambiente – sottolinea Oggioni -. È un dato di fatto che le sedute consiliari e di commissione tenute in via telematica, hanno registrato un tasso di presenza mai raggiunto prima, hanno garantito un ordinato svolgimento dei lavori e definito livelli di trasparenza fino a quel momento inarrivati. Mantenere quindi la possibilità di accedere ai lavori consiliari da remoto rappresenta, secondo noi, un passo in avanti verso un idea di maggior partecipazione, trasparenza e tutela dell’ambiente. In ultimo, aggiungo che sono diversi i sistemi professionali di videoconferenza che consentono di allargare la possibilità di assistere alle sedute ad un numero estremamente ampio, consentendo così di aprire anche ai cittadini che potrebbero di volta in volta farne richiesta ed ottenere una chiave di accesso (in solo ascolto-visualizzazione). Siamo certi che i livelli di partecipazione da parte della cittadinanza (purtroppo endemicamente e drammaticamente sempre estremamente bassi,quando non nulli del tutto) aumenterebbero notevolmente».
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