Anche a Busto Garolfo, come in tutto il resto della Lombardia, è entrata nel vivo la “fase 2”, con negozi, bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti che tornano ad alzare la saracinesca dopo lo stop forzato durante i mesi del lockdown. In occasione della ripartenza, il sindaco, Susanna Biondi, ha rivolto ai suoi concittadini l’invito a sostenere i negozi di vicinato.

«Oggi hanno potuto riaprire molti dei nostri negozi e attività – è il messaggio della prima cittadina -: un importante passo in avanti per i nostri commercianti che hanno dovuto bloccarsi, pagando amaramente per la situazione in cui ci siamo trovati. Anche grazie a loro Busto Garolfo e Olcella tornano a vivere la loro normalità. Una normalità che adesso tutti noi sappiamo meglio apprezzare. Sta a tutti noi sostenerli affinché possano superare le difficoltà economiche sofferte e lo dobbiamo fare imparando a frequentare i nostri negozi! Sono fonte di storia, competenze, socialità per tutto il nostro territorio. Lo dobbiamo fare rispettando le disposizioni perché se i contagi dovessero aumentare ancora in modo significativo, tutto si bloccherebbe di nuovo. Quindi viviamo il paese ma indossando correttamente la mascherina, rispettando le distanze interpersonali ed evitando di creare assembramenti soprattutto nelle vicinanze dei locali pubblici che mettono in difficoltà per primi i gestori».

Tra gli inviti a vivere il paese per aiutare i negozi di vicinato di Busto Garolfo, c’è anche quello di un cittadino, Lorenzo Gremasi, che ha creato un vero e proprio «inno di incoraggiamento per i negozianti», mettendo in musica un testo in dialetto.

Un nuovo caso accertato di contagio da coronavirus comunicato ieri, lunedì 18 maggio, intanto, ha portato il totale dei cittadini attualmente positivi al virus in paese a 29: 28 bustesi sono in cura al proprio domicilio, mentre uno si trova ricoverato in ospedale. É salito a 26, invece, il numero dei cittadini guariti dal virus: anche in questo caso, la conferma della guarigione è arrivata nella giornata di ieri. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono in tutto tre i decessi registrati in paese.