Parco Alto Milanese, i Verdi: “Subito la riapertura”
Gli ecologisti chiedono che non si elevino multe in questo fine settimana per il divieto di entrata
I Verdi di Busto Arsizio chiedono la riapertura del Parco Alto Milanese, a loro parere essenziale per la ripartenza della fase2
Gli ecologisti si dichiarano «sbalorditi del perché il Parco Alto Milanese abbia prorogato la chiusura nella Fase 2 della lotta alla pandemia da coronavirus, quelle trasmesse nell’Ordinanza numero 4 del 5 Maggio scorso del presidente Carlo Bianchi». «Il parco Alto Milanese resta chiuso fino a tutto lunedì 11 “per le ragioni di prevenzione e cura della salute pubblica”. Il testo tra virgolette non è scritto nell’ordinanza, allora perché è chiuso il Parco Alto Milanese? – domandano i verdi – Non siamo ciechi: pure la pista ciclabile della Valle Olona resta inspiegabilmente chiusa al transito per decisione del presidente della provincia, il sindaco bustese Emanuele Antonelli».
«Il Parco Alto Milanese – ricordano i Verdi – si estende su 360 ettari, di cui 10 destinati alla funzione ricreativa ed attrezzata. Pare che sia la perdurante carenza di sorveglianza alla base di questa ordinanza richiesta dai sindaci, invece che dall’amministrazione del Parco. È doveroso ricordare che il Parco sta attraversando una crisi funzionale grandissima per la perdita di impiegati nel suo organico, crisi che si ripercuote malignamente nel funzionamento carente del territorio e dei progetti futuri».
I Verdi ritengono pertanto inspiegabile e controproducente mantenere la chiusura ai percorsi del parco. «Nonostante i residui e possibili contagi del virus – concludono – osserviamo con soddisfazione i comportamenti della gente e dei cittadini. Abbiamo imparato ad evitare tutti gli assembramenti ed a mantenere le distanze tra gli individui, muniti di mascherine finalmente dopo settimane di penuria. Allora chiediamo ai sindaci del Consorzio del parco con quale spirito stanno vietando di frequentare il Parco? La natura è nel pieno della rinascita primaverile; campi e radure offrono spettacolo di colori, profumi, animali e aria pulita; il terreno è asciutto e privo di pericoli: perché togliere ai cittadini il percorso nel parco a fini rigenerativi, ricreativi e fortificanti ? Non è forse accertato che è nella resistenza preventiva dell’organismo la prima e più efficace barriera all’insorgenza del virus? Per questo chiediamo da subito la riapertura e che non si elevino multe in questo fine settimana per il divieto di entrata»
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