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Lavoratori autonomi in ginocchio, il Nidil Cgil: «Non dimentichiamoli»

Oltre 100 le richieste che il sindacato degli autonomi di Legnano ha inoltrato per il bonus da 600 euro, altrettante quelle inviate in autonomia da chi si è rivolto allo sportello.

Sindacati

Oltre 100 le richieste che, in pochi giorni la sola CGIL di Legnano ha inoltrato per il bonus 600 euro e altrettante sono quelle inviate in prima persona dai lavoratori autonomi, che hanno contattato lo sportello legnanese. Un numero preoccupante, che è solo quello conosciuto dal Nidil (la domanda del bonus da 600 euro può essere presentata direttamente all’Inps), il sindacato della Cgil Ticino Olona  che segue i lavoratori atipici, tra cui quelli autonomi, tra le categorie più colpite in questa emergenza epidemiologica.

Ed è proprio il sindacato ad accendere i riflettori su questi lavoratori: «Persone – denuncia il sindacalista Juri Sbrana, Segretario Generale NIdiL CGIL Ticino Olona- da un giorno all’altro hanno perso ogni reddito, spesso senza nessun ammortizzatore. Questa crisi sta facendo emergere ancora di più le fragilità e le contraddizioni di un pezzo del mondo del lavoro troppo presto dimenticato».

Nelle ultime settimane negli uffici di via Volturno hanno bussato numerosi lavoratori autonomi fortemente preoccupati per le loro condizioni precarie. «Tutte le persone con cui abbiamo parlato – precisa Sbrana – ci hanno confermato come i lavoratori autonomi siano stati i primi a rimanere a casa». I diversi iscritti al sindacato Nidil che sono riusciti a portare avanti la propria attività di consulenza aziendale hanno affrontato diverse difficoltà, in quanto, si sono dovuti adeguare alle «misure di prevenzione che risultano differenti in ogni azienda a proprie spese – racconta il sindacalista -. Tra questi lavoratori c’è anche chi svolge la propria attività professionale in diverse regioni: cittadini che stanno vivendo sulla propria pelle tutte le criticità e le paure sulla ripartenza».

Oggi più che mai, secondo Sbrana, emerge la necessità di far valere anche per i lavoratori autonomi i diritti universali. «Vogliamo strutturare al meglio questo neo sindacato delle partite iva – commenta infine Sbrana – per dare ancora più forza alla voce di tutta quella schiera di lavoratori autonomi che per troppo tempo è stata esclusa e dimenticata».

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Pubblicato il 07 Maggio 2020
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