Salvini a Nerviano: “Un dovere dire no ai finti profughi”
Così il leader del Carroccio in visita a Villanova - Il sindaco Cozzi: "La precedenza l'hanno i nervianesi con sfratti esecutivi"...
«Un dovere dire no ai finti profughi». Non ha usato mezzo termini Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, in visita oggi (domenica 19) a Villanova. E il pubblico lo ha applaudito. Decine di persone si sono riunite nel pomeriggio al Myth Pub di via Tonale per assistere alla visita del leader del Carroccio; la prima dopo la vittoria alle elezioni amministrative dello scorso anno del leghista Massimo Cozzi. Tra i presenti si è alzato anche uno slogan: «non li vogliamo!».
E' ancora l'immigrazione il tema caldo che tiene banco. Anche a Nerviano. E il primo cittadino nervianese ha usato parole altrettanto dure. «Il nuovo prefetto sta cercando di imporre a tutti i Comuni della provincia di Milano di accogliere i cosiddetti richiedenti asilo – ha affermato Cozzi -. Come sindaco avendo ben 12 casi di sfratti esecutivi di persone di Nerviano la precedenza l'hanno loro. Fino a quando sarà possibile io dirò di no. Se dovessero arrivare, sia chiaro, la responsabilità è esclusivamente del prefetto. Io sono stato eletto dai nervianesi e faccio esclusivamente l'interesse dei nervianesi».
«Massimo, se il prefetto ti vuole imporre dei finti profughi in nome di Renzi o di Alfano, tu non hai il diritto, tu hai il dovere di dire no insieme alla tua comunità e se serve verrò anche io – la risposta di Salvini -, perchè fino a che a Nerviano c'è un italiano senza casa o senza lavoro, la priorità ce l'ha quel cittadino italiano». Ma il leader della Lega ne ha avute anche per Papa Francesco, "reo" di aver visitato Lampedusa come suo prima azione: «Il Papa è il Papa e parla alle anime, ma io ricordo sempre che quando come Santo Padre vai a Lampedusa come primo gesto, a dire che in Italia c'è spazio per tutti, vai a dire qualcosa che non è, perchè in Italia non c'è spazio per tutti».
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