Lavorare insieme per lavorare meglio. La zona omogenea dell'Alto Milanese è realtà e il Partito Democratico ha raccolto la nuova sfida organizzando un seminario per elaborare una progettualità forte in grado di valorizzare il nostro territorio. Prima delle aree della nuova Città Metropolitana ad aver già creato un clima di collaborazione e coesione con il Patto dei Sindaci, la zona omogenea dell'Alto Milanese è composta da 23 Comuni e ha 267mila abitanti. Di queste 23 amministrazioni, il 70% circa é governato dal centro sinistra.

"Vedere l'Alto Milanese riconosciuto come zona omogenea è uno dei miei più grandi sogni a livello politico – ha commentato il sindaco di Legnano e consigliere metropolitano con delega alla promozione e al coordinamento dello sviluppo economico e sociale Alberto Centinaio -. Ho speso 15 anni per vedere realizzato questo progetto e oggi è davvero un sogno che si realizza. Ho sempre creduto in questo territorio, che è una punta avanzata all'interno della Città Metropolitana e il fatto che il mio partito cominci a ragionare su quali possano essere gli sviluppi concreti della zona, per dare gambe a questo progetto, è per me, e credo per tutti voi, motivo di orgoglio e speranza".

Al pomeriggio di lavoro svoltosi ieri, sabato 23, al Palazzo Leone da Perego di Legnano, si è discusso di temi importanti quali sviluppo economico e territoriale, welfare locale, ambiente e territori, buone pratiche e gestioni associate e cultura e istruzione. A partecipare una trentina di amministratori locali.

"Il Pd oggi dimostra di essere una forza politica che ha voglia di fare, che crede nelle zone omogenee e che porta avanti una politica che nasce dal basso, dai bisogni dei territori – ha affermato il coordinatore per l'Alto Milanese del Partito Democratico Enrico Cozzi – Oggi parte un percorso di trasformazione. Abbiamo lavorato su tavoli di estremo interesse, scattando una fotografia delle situazione e delle necessità del territorio. Lo scopo è continuare con questi tavoli di lavoro per poter dare risposte comuni e creare proposte politiche. La collaborazione è essenziale perchè è ormai impensabile che ogni Comune lavori da solo o che si faccia un suo regolamento contrastante con le altre realtà… Bisogna fare rete per dare servizi migliori e meno costosi ai cittadini e per risultare maggiormente competitivi per poter aggredire anche il mercato europeo e metropolitano".

D'accordo anche la presidente del Patto dei Sindaci e primo cittadino di Inveruno Sara Bettinelli: "Mai come ora è necessaria la collaborazione tra amministratori, politici e portatori di interessi del territorio".