Per difendere gli anziani a rischio di truffe, il capitano della Compagnia Carabinieri di Legnano Francesco Canterella, ha avviato a Castano Primo un ciclo d'incontri “Anti-truffa”.

All'evento, che si è tenutovenerdì 20 novembre al centro anziani castanese, hanno partecipato il sindaco Giuseppe Pignatiello e il comandante della Polizia Locale Massimo Masetti.

Durante la conferenza il capitano Cantarella ha spiegato, ai numerosi anziani presenti nella sala, come difendersi dalle truffe più comuni.

Il progetto avviato dal capitano prevede una serie di appuntamenti che si terranno in tutti i Comuni del territorio della Compagnia.

Di seguito il  vademecum antitruffa divulgato dai carabinieri.

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Quando ti trovi in casa: se non sei sicuro dell’identità di coloro che si presentano alla porta di casa contatta il numero unico di emergenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina. Tutte le aziende (luce, gas, telefonia, ASL) preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti non aprire a nessun incaricato. Quando rientri a casa stai attento che nessuno ti segua, chiudi la porta e non lasciare la chiave nella serratura. Non far entrare in casa persone che dicono di essere state mandate dall’amministratore, dal vicino, da un parente, dalla banca per problemi di varia natura (infiltrazioni, controllo banconote, ecc…). Durante gli interventi manutentivi (idraulico, elettricista) fai in modo che ci sia una persona di fiducia che ti aiuti. Evita di mandare i bambini ad aprire la porta. Se utilizzi internet non dare le tue credenziali e informazioni personali (ad es. per sbloccare il bancomat, per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il tuo conto corrente, ecc…). Non comunicare mai i tuoi dati bancari.

Identikit del truffatore:  possono essere uomini o donne, anche anziani. Agiscono solo o in coppia. Generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e cercano di disorientare la vittima con fiumi di parole. Potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti.

Ricorda che: le Forze dell’ordine intervengono in coppia, in divisa e in vetture di servizio. Agiscono in borghese soltanto in determinate zone e per specifiche operazioni. I carabinieri e la Polizia di Stato possono svolgere servizio di vigilanza e prevenzione anche a piedi, come nel caso di “poliziotti o di carabinieri di quartiere”. Prima di decidere se aprire o meno la porta di casa a chi si presenta come rappresentante delle Forze dell’ordine, è opportuno: capire bene il motivo della visita; controllare con cura il tesserino di riconoscimento; osservare, per quanto possibile, i particolari della divisa e degli accessori (i Carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine, come successo in recenti casi di truffe, ma indossano sempre la classica uniforme, in perfetto stile militare).

Le scuse più utilizzate dai truffatori per entrare in casa:  controllare che l’appartamento non sia stato visitato dai ladri, come successo in case vicine; ricercare eventuali ladri che si aggirino nelle vicinanze o perché visti entrare nell’androne; verificare le banconote tenute in casa o prelevate in banca.