Il Museo Pagani rinasce per Expo
Sistemato il parco grazie ad un contributo comunale, il Museo di Castellanza sarà riaperto al pubblico con visite gratuite...
40.000 metri di parco e 630 opere tutte da ammirare e conoscere. La collezione d'arte moderna Pagani torna a vita nuova, in occasione di Expo.
Dal 3 maggio al 31 ottobre, infatti, il Parco Museo Pagani di Castellanza sarà riaperto al pubblico. L'accesso sarà consentito solo su prenotazione, con visite guidate gratuite, il martedì e il giovedì alle 17.30 e la domenica con doppio turno alle 15.30 e alle 17.30. «Saranno gruppi di circa 20 persone – spiega Erica Giovannelli, incaricata di gestire e coordinare le visite – che sulla base del percorso scelto faranno un "assaggio" di arte contemporanea, soffermandosi su una decina di opere. Avranno poi uno spazio di tempo alla fine per girare liberamente per il parco visitandolo attraverso le schede di settore». Sono tre i percorsi proposti: base per chi non vi è mai stato attraverso la storia della collezione e dei più importanti artisti; avanzato per gli appassionati d'arte curiosi di scoprire i retroscena dei rapporti tra Enzo Pagani e il movimento Dada; infine il percorso scolaresche dedicato alle scuole elementari, medie e ai centri estivi attraverso un tour divertente e attivo per scoprire quali animali si nascondono dietro le opere.
Per accedere al Parco è necessario prenotare la visita, compilando il modulo di registrazione per ogni persona partecipante, allegandolo poi all'indirizzo di posta elettronica biblioteca@comune.castellanza.va.it, una mail di risposta indicherà l'avvenuta prenotazione. I moduli cartacei, invece, saranno disponibili in biblioteca o all'Urp. A breve sarà attivo anche il sito web del museo, www.museopagani.com.
Mosaici e sculture realizzate con diversi materiali (marmo, bronzo acciaio, pietra, ferro, vetro e legno) create appositamente per il parco, nuovamente valorizzate come accadeva negli anni 60, quando il fondatore e artista Enzo Pagani apriva le porte del parco a moltissimi visitatori curiosi di vedere lavorare gli artisti e scambiarsi tra loro idee.
«Rilancio il Museo Pagani – ha commentato Simone Pagani, nipote di Enzo Pagani –. Ultimamente la collezione non è stata valorizzata come negli anni 60, ora grazie alla possibiltà data dal Comune e con l'opportunità di Expo è il momento di rilanciarla con percorsi che proseguano negli anni e che diano a tutti la possibilità di visitarlo». Simone Pagani ha poi sottolineato come sarebbe utile mettere a disposizione un trasporto sul Museo, come anche creare un bar o un bookshop all'interno della struttura.
Un museo che però non è un museo, ha ricordato l'assessore alla cultura Fabrizio Giachi, in quanto si tratta di una collezione privata all'interno di una proprietà privata. Proprio per questo non è stato facile partecipare a bandi regionali e usufruire della struttura. Al momento non vi sono dunque finanziamenti da parte di Provincia e Regione: «Sono contento perchè sono anni che lotto per realizzare questa iniziativa – ha aggiunto soddisfatto Giachi –, e grazie ad un contributo del Comune di 20mila euro stiamo facendo un enorme lavoro di sistemazione e ristrutturazione all'interno del parco. Poco o tanto non lo so, ma è quanto si poteva e si doveva fare. Di più, una città come la nostra, non era proprio in grado di fare. Per questo faccio appello agli altri Comuni, alla Provincia e alla Regione di aiutarci in questo nostro progetto».
Durante l'estate saranno inoltre dedicate tre serate a spettacoli di teatro cabaret, dove l'ingresso sarà libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Castellanza mette in mostra anche altri suoi beni, come il Museo Didattico San Carlo e Villa Pomini, aderendo al progetto Geocult promosso da Turismo Sempione. Si tratta di un portale dove sono raccolte informazioni e immagini delle location di maggior importanza dei Comuni dell'Alto Milanese, oltre alla cartellonistica, dotata di codice QR, che verrà apposta all'esterno delle strutture.
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