San Vittore Olona e l’aumento delle indennità comunali: “Possibile perchè abbiamo un bilancio sano”
Il sindaco di San Vittore Olona, Daniela Rossi, spiega l'aumento dell'indennità con «una decisione presa dal Parlamento e non dal Comune e riguarda tutte le Amministrazioni in regola con il bilancio»
«L’aumento dell’indennità è prevista dalla legge 234/2021, non è una decisione autonoma della amministrazione comunale». Così il sindaco Daniela Rossi cerca di far chiarezza sulla polemica nata in questi giorni a San Vittore Olona sui compensi destinati ai componenti la giunta. L’iniziativa, viene spiegato, «è una scelta adottata dal Parlamento che ha voluto aggiornare le indennità degli amministratori degli enti locali stabiliti nel 2000, ridotti del 10 per cento nel 2006 e aumentati per i soli comuni fino a 3 mila abitanti nel 2019». «Considerato che il nostro Bilancio è più che sano – spiega ancora il sindaco Rossi – abbiamo potuto accedere all’aumento in maniera integrale e non suddivisa in tre trance».
L’aumento previsto per il primo cittadino è di 4mila euro lordi, quindi, afferma Rossi, «una somma che sarà tassata per il 55% circa». La novità, che ha creato polemica tra le minorante di San Vittore Olona, è stata deliberata in Consiglio comunale. Ma l’attuazione passerà in giunta nei prossimi giorni. «È un aumento che interesserà tutte le Amministrazioni e seguirà determinati criteri – afferma Rossi -. Tutto ciò non andrà ad aggravare sul bilancio comunale. Dal canto nostro abbiamo implementato i servizi sociali: dai bonus bebè ai progetti per l’assistenza. Abbiamo garantito gli investimenti importanti e tenuto conto dei futuri rincari».
La giunta Rossi, per tre anni, ha continuato a ricevere la sua indennità tassata di un ulteriore 10%, così com’era stato previsto dall’Amministrazione precedente. L’incremento in questione, però, non è visto come un fattore negativo visto l’aumento di responsabilità che in questi anni si stanno accumulando sulle spalle dei sindaci. «Il Governo ha dato la possibilità ai Comuni con un Bilancio sano di ottenere l’aumento subito e così abbiamo accettato».
A tal proposito la minoranza aveva subito espresso la sua perplessità: «Tale scelta graverà sul bilancio comunale per circa 40 mila euro e stride con quanto esposto dall’Assessore al Bilancio in consiglio, che ha paventato la possibilità di non riuscire a pagare le utenze comunali (luce, gas ) con le somme stanziate a bilancio». Dal canto suo l’assessore al Bilancio Marco Rotondi aveva precisato che «l’aumento delle indennità degli amministratori pubblici, previsto dall’ultima legge finanziaria non compromette i servizi pubblici, quali la pubblica illuminazione o il pagamento delle utenze degli edifici pubblici».
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