Dieta BARF per cani, consigli e suggerimenti
L’idea è semplice e spiazzante allo stesso tempo: eliminare i prodotti processati per tornare a una nutrizione il più possibile vicina a quella naturale

Un cane che scatta dietro a una preda, che mastica con foga un osso, che strappa la carne con i denti: scene che oggi si vedono poco, relegate a un passato lontano in cui il cane era ancora un lupo e il cibo non arrivava in pratiche crocchette colorate. Ma quel richiamo primordiale non è svanito. Il suo corpo non ha dimenticato e c’è chi, con la dieta BARF, cerca di restituirgli ciò che gli appartiene. Questo regime alimentare, che esclude mangimi industriali e ingredienti raffinati, si basa su carne cruda, ossa carnose e interiora. L’idea è semplice e spiazzante allo stesso tempo: eliminare i prodotti processati per tornare a una nutrizione il più possibile vicina a quella naturale. Un concetto che affascina, divide e solleva interrogativi.
Dal sacco di crocchette alla carne cruda: perché cambiare?
Non c’è dubbio che le crocchette siano comode. Si versano nella ciotola, non deperiscono subito e sono formulate per fornire un pasto completo. Eppure, qualcosa non torna. Alcuni cani sviluppano allergie inspiegabili, altri soffrono di problemi digestivi cronici, altri ancora accumulano chili di troppo nonostante pasti razionati. Il motivo? Un’alimentazione poco adatta alla loro natura. Eliminare cereali, conservanti e sottoprodotti significa alleggerire il carico di lavoro dell’apparato digerente, ridurre infiammazioni e migliorare l’assimilazione dei nutrienti. Chi passa alla dieta BARF cani spesso nota un cambiamento evidente: più energia, digestione più veloce, feci compatte e meno maleodoranti. Un dettaglio che sembra secondario, ma che in realtà è il segnale di un organismo che lavora meglio.
Cosa significa davvero nutrire un cane con la dieta BARF?
L’errore più comune è pensare che basti dare un pezzo di carne cruda al cane e il gioco sia fatto. Non è così. Una dieta naturale deve essere equilibrata, fornendo tutti i nutrienti necessari senza eccessi né carenze. La carne muscolare è il pilastro dell’alimentazione, ma da sola non è sufficiente. Le ossa crude forniscono il calcio indispensabile per denti e ossa forti, mentre fegato, cuore e reni sono fonti naturali di vitamine e minerali, infine la taurina viene apportata dalla carne. Alcuni integrano anche verdure e frutta, non perché il cane sia un erbivoro, ma perché possono contribuire all’apporto di fibre e antiossidanti.
Transizione alla dieta cruda: una questione di abitudine
Non tutti i cani accolgono il cambiamento con entusiasmo. Per chi ha passato anni a mangiare crocchette, la carne cruda può sembrare un’idea bizzarra. Alcuni la ignorano, altri la annusano con sospetto, altri ancora non sanno come affrontarla. Il passaggio deve essere graduale. Si può iniziare mescolando piccole quantità di carne fresca al cibo abituale, aumentando la dose progressivamente. Anche la consistenza conta. Un cane abituato alle crocchette potrebbe trovarsi in difficoltà davanti a un pezzo di carne intera. Tagliare il cibo in pezzi più piccoli o scegliere tagli più morbidi può aiutarlo ad abituarsi alla nuova consistenza.
Benefici reali o suggestione?
Molti proprietari notano miglioramenti nel loro cane già dopo poche settimane di dieta BARF. Pelo più folto e lucido, muscolatura più tonica, alito meno sgradevole, maggiore resistenza fisica. Anche le allergie alimentari tendono a ridursi, perché eliminando i carboidrati in eccesso e gli ingredienti artificiali si riducono le infiammazioni croniche. Il sistema immunitario trae vantaggio da un’alimentazione più naturale. Meno stress digestivo significa meno tossine, meno infiammazioni e una migliore risposta del corpo alle malattie. E poi c’è la questione dentale: un cane che mastica ossa crude si pulisce i denti in modo naturale, riducendo il rischio di tartaro e infezioni gengivali.
Quando serve una consulenza professionale
Troppi grassi? Troppo pochi? Proteine di qualità o scarti di lavorazione? Un cane non si lamenta, non chiede una dieta migliore, semplicemente subisce.
Affidarsi a un veterinario nutrizionista professionista è un dovere se il cane accusa un malessere legato all’alimentazione. La Dott.ssa Alice Chierichetti è un punto di riferimento sia per icani che per i gatti, laureata in medicina veterinaria ha poi approfondito i principi di una sana nutrizione con un tirocinio in Belgio, specializzandosi nelle patologie gastrointestinali di questi animali domestici.
La Dott.ssa Alice Chierichetti offre anche consulenze online, un’occasione da non perdere per avere il parere di un professionista.
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