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Imballaggi in plastica: il local green deal per ottimizzare la gestione dei rifiuti non domestici a Legnano

Il comune di Legnano lancia un local green deal per migliorare la raccolta e il riciclo dei rifiuti plastici non domestici delle imprese

plastica fb

Dopo il primo local green deal per l’efficientamento energetico delle aziende, il comune di Legnano con Confindustria Alto Milanese, Confcommercio Legnano, Confartigianato imprese Alto Milanese, Aemme Linea Ambiente, Consorzio Nazionale Imballaggi e ARS ambiente, partecipano insieme alla realizzazione di un patto per sostenere la raccolta dei rifiuti di imballaggio di origine non domestica.

«Il progetto è stato promosso partendo dal fatto che i cittadini di Legnano sono disponibili e attenti. Con l’amministrazione abbiamo deciso di implementare le iniziative osservando il territorio e individuando un elemento preciso su cui agire con un intervento dedicato», ha spiegato in conferenza stampa Stefano Migliorini, direttore generale del gruppo AMGA Legnano.

Il comune di Legnano ha affidato al Consorzio Nazionale Imballaggi un progetto di studio per ottimizzare la gestione degli imballaggi plastici di origine non domestica. Il patto verrà poi realizzato nel concreto da ARS ambiente, una società specializzata nella gestione sostenibile dei rifiuti, che ha come obiettivo quello di migliorare i risultati della raccolta differenziata e l’efficienza del recupero dei rifiuti plastici per diminuire la raccolta indifferenziata nella quale spiccano i così dettitraccianti”, ovvero imballaggi rigidi e flessibili di grandi dimensioni, materiali plastici che vengono smaltiti in modo errato nella raccolta differenziata dalle utenze non domestiche. Avendo delle caratteristiche particolari, questi rifiuti non trovano un’esatta collocazione né nell’indifferenziata, essendo riciclabili, né nella plastica dato che ne peggiorano la qualità.

«Questi accordi portano ad una serie di benefici come il sostegno dell’economia circolare, l’adeguamento lento ma necessario alle normative sempre più stringenti, un risparmio dei costi per le imprese e un miglioramento generale della reputation aziendale» chiarisce Giacomo Rossini, direttore Confartigianato imprese Alto Milanese. Le aziende che potrebbero essere coinvolti sono oltre cento: attualmente questa raccolta mirata viene effettuata in pochi grandi centri commerciali (meno di dieci).

Il progetto si articolerà in tre fasi: la verifica delle plastiche ”traccianti”, una successiva analisi dei dati, e infine l’elaborazione di un circuito di raccolta dedicato a questi rifiuti, soluzione che dovrà essere sostenibile sia a livello economico che logistico per le imprese che producono questi scarti.

Redazione
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Pubblicato il 18 Febbraio 2025
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