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Dal record di donazioni una maxi cena di Natale per i più poveri a Busto Arsizio

L'iniziativa che da 10 anni porta la sera di Natale un pasto caldo anche a chi vive in difficoltà quest'anno ha permesso di aiutare quasi 300 persone

cena natale solidale Busto Arsizio

È da 10 anni che, ogni Natale, a Busto Arsizio si organizza una grande cena per le persone più in difficoltà: nei giorni che precedono il 25 dicembre vengono raccolte le donazioni di cibo da chiunque voglia contribuire e poi -dopo il pranzo in famiglia- decine di volontari si mettono ai fornelli per preparare la cena. Un copione che va in scena da un decennio e che non si è fermato neanche con il Covid ma che in questo anniversario speciale ha battuto tutti i record.

«Il nostro è stato un Natale bellissimo, non solo perché ieri abbiamo donato più di 270 pasti, ma anche perché pur in un momento difficile dove si parla di guerre, odio e situazioni economiche difficili siamo stati testimoni di quanta voglia di fare del bene ci sia -raccontano Matteo Vago e Vito Russo, due degli organizzatori dell’appuntamento-. I nostri cuori grandi, i nostri volontari hanno centuplicato la bellezza del Natale, portando calore e felicità a chi purtroppo non può averle perché il mondo con lui è stato duro, e per una sera hanno ricordato a tutti che questo mondo è un bel posto in cui vivere e che Natale è e sarà sempre una bella festa. I nostri volontari sono stati dei bellissimi specchi che hanno riflesso tutti i sorrisi, tutte le buone parole e tutta la voglia di aiutare il prossimo che ci hanno donato tutte le persone di buon cuore che hanno voluto condividere con noi (e con chi è in difficoltà) cibo a lunga conservazione e già cucinato, assorbenti femminili e prodotti per i neonati».

Le donazioni quest’anno sono state davvero tantissime. Nell’ultimo dei tre appuntamenti, quello in cui si potevano consegnare anche cibi già cucinati, sono state ritirate più di 20 teglie di pasta al forno, cannelloni, pasta pasticciata. E poi arrosti ma anche piatti vegani, pesce al forno e un enorme carico di pacchi di pasta, scatolame, dolci, omogenizzati, assorbenti. Il cibo che ci è stato donato è stato portato presso l’oratorio di San Luigi (parrocchia San Giovanni) e da lì ha seguito due strade distinte. Il cibo inscatolato è stato raggruppato in scatoloni e donato alle famiglie bisognose segnalateci da alcuni enti caritatevoli della nostra città, mentre il cibo già cucinato è stato scaldato e portato nel nuovo locale mensa posto a fianco della stazione FS di Busto Arsizio, dove i nostri ospiti hanno potuto sedersi in un luogo caldo e gustare tutto ciò che potevamo loro offrire. Una novità, quella della mensa, che ha permesso alle persone di fermarsi a chiacchierare al caldo diversamente dagli anni scorsi quando la consegna all’aperto non permetteva questa sociali.

Nulla è stato sprecato: anche il cibo a lunga conservazione in eccedenza è stato donato alla Caritas, alla San Vincenzo di Sacconago e ad altri enti benefici che lo distribuiranno nel prossimo periodo attraverso altri canali a chiunque ne abbia bisogno. Il cibo già cucinato in eccedenza è stato invece consegnato ai frati di Busto (rispettando ovviamente la catena del freddo) ed è stato donato alle persone in difficoltà il 26 dicembre sempre nel nuovo locale mensa a fianco della stazione FS.

«Non possiamo fare altro che ringraziare di cuore tutte le persone che hanno voluto condividere del cibo voi noi -concludono-, la dottoressa Fossati, don Claudio di Sacconago e don Matteo della parrocchia di San Luigi: grazie per averci permesso di rendere questo Natale un giorno di vera gioia per tutti».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it
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Pubblicato il 27 Dicembre 2024
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