Andrea Pennacchi si racconta da People a Busto Arsizio, dal “sogno” Alitalia ai palchi di tutta Italia
Intervistato da Laura Campiglio l'artista noto per il suo personaggio del Pojana ha incontrato alcuni fan prima dello spettacolo al teatro Tirinnanzi di Legnano
Raccontare una vita e una carriera in mezz’ora (che poi è diventata quasi un’ora) è l’impresa che Andrea Pennacchi ha dovuto superare ieri sera, venerdì, all’interno degli spazi della casa editrice People di piazza Einaudi a Busto Arsizio, intervistato dalla scrittrice Laura Campiglio.
Prima di raggiungere il teatro Tirinnanzi di Legnano dove ha poi tenuto il suo spettacolo “Una piccola Odissea”, l’autore veneto salito alla ribalta con il personaggio del Pojana prima sui sociale e poi a Propaganda Live, si è raccontato partendo dal suo sogno di diventare un pilota d’aereo fino all’incontro con Shakespeare e il teatro di denuncia.
Un percorso che l’artista ha saputo raccontare con la sua solita grande simpatia e semplicità, senza fronzoli e con la sua inconfondibile parlata veneta che lo ha reso famoso. «Superata la mia fascinazione per gli aerei e per il volo ho incontrato il Giulio Cesare grazie ad una professoressa di inglese e da lì è iniziato un percorso diverso della mia vita». Anche il personaggio del Pojana (l’imprenditore protoleghista del Veneto più profondo), infatti, è ispirato a Frank Ford, un personaggio delle Allegre Comari di Windsor, altra opera del drammaturgo inglese.
Passando attraverso i temi della guerra, poi, Pennacchi ha raccontato della sua passione per i grandi racconti di Omero, che sono al centro dello spettacolo che sta portando in scena, dedicato all’Odissea: «Anche se il mio libro preferito rimane l’Iliade nel quale non riesco a non simpatizzare per i troiani». Davanti ad un pubblico di fan, infine, ha firmato le copie dei suoi libri.
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