La Liuc avvia un nuovo fronte di attività: nasce CIVIS grazie al supporto della Fondazione Villoresi Poggi
Il nuovo Centro di interesse istituzionale dedicato a cultura, innovazione e valori imprenditoriali per lo sviluppo inizierà ad operare a partire da gennaio 2025
La LIUC avvia un nuovo fronte di attività, grazie al supporto finanziario della Fondazione Villoresi Poggi, con una donazione complessiva di 1 milione di euro, distribuita nel periodo 2025 – 2028.
Nasce CIVIS, Centro di interesse istituzionale dedicato a Cultura, Innovazione e Valori Imprenditoriali per lo Sviluppo. Il progetto mira a generare un impatto sui giovani, sulle imprese e sugli stakeholders del territorio attraverso attività di ricerca rigorosa e di didattica innovativa in tema di crescita e performance management delle piccole e medie imprese, gestione dell’innovazione e della proprietà intellettuale, cultura d’impresa e heritage industriale.
L’impatto di tali attività riguarderà pubblicazioni accademiche e divulgative, strumenti e modelli a supporto della didattica, eventi destinati a studenti, imprese, policy makers, stakeholders.
“L’avvio di questo centro istituzionale rafforza la vocazione di LIUC di porre al centro delle proprie attività l’innovazione e l’attenzione ai giovani”, afferma la rettrice Anna Gervasoni. Il Centro sarà diretto dal Professor Federico Visconti, che si avvarrà della collaborazione dei colleghi Valentina Lazzarotti, Raffaella Manzini e Daniele Pozzi e delle competenze accademiche di volta in volta opportune.
Commenta il Professor Visconti: “Si tratta di un progetto dal particolare valore simbolico. Innanzitutto perché si focalizza su tematiche coerenti con la missione della LIUC e sensibili per lo sviluppo del sistema Paese. In secondo luogo perché sancisce una “vicinanza nei fatti” ai progetti dell’Ateneo, come ben documentato dagli obiettivi della collaborazione, dal suo orizzonte temporale e dall’entità delle risorse erogate. Una “good practice” da coltivare e, auspicabilmente, da replicare, per la quale ringrazio la Fondazione, sul piano istituzionale e a livello personale”.
Le attività del Centro saranno sostenute dalla Fondazione Villoresi Poggi, istituzionalmente dedita al supporto alla ricerca e alla innovazione e, più in generale, all’investimento sui giovani.
“Come Eugenio Villoresi nel XIX secolo ha sfidato le leggi della scienza e della tecnica con un canale di irrigazione che all’epoca appariva folle ma che si è rilevato provvidenziale così, con l’amico Piero, abbiamo creduto bello lasciare un segno tangibile che sia monito ed esempio per le generazioni future, restituendo al territorio una parte dei frutti del nostro lavoro – spiega l’Ingegner Giuseppe Villoresi -. La Fondazione Villoresi Poggi si è già impegnata ad erogare nei prossimi anni complessivamente 2.440.000 euro di cui 500.000 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano per un nuovo laboratorio educativo che esplori i temi delle scienze della vita; 940.000 euro alla Fondazione Humanitas per avviare un progetto innovativo con approcci tecnologici sofisticati per la cura e il trattamento del tumore al pancreas finalizzato ad individuare nuovi strumenti chirurgici e facilitare l’apprendimento dei giovani chirurghi pancreatici; 1.000.000 di euro alla LIUC a sostegno del progetto rivolto alla cultura d’impresa e all’innovazione, per i giovani e per il territorio”.
Giuseppe Villoresi e Piergiovanni Poggi, amici sin dai tempi del liceo al Leonardo Da Vinci di Milano, condividono oltre alla laurea presso il Politecnico anche lo stesso DNA che li ha spinti a restituire parte dei frutti del proprio lavoro affinché ne possano beneficiare le nuove generazioni e l’intero Paese.
“Sono lieto che le risorse della Fondazione Villoresi Poggi, come da mia intenzione, vadano a favore di giovani studenti e accademici che, partendo dalla LIUC, possano in futuro esprimere valori sani – dice l’Ingegner Piero Poggi -. Sono altresì lieto che consentano all’Ateneo di realizzare un progetto preciso, a vantaggio della comunità civile e in particolare di questo territorio. Sappiamo che il ruolo e lo spirito di impresa sono basati su due principali fattori: intelligenza e volontà, per produrre innovazione. Così è stato nell’esperienza dei miei soci e mia. Il mio augurio è che lo stesso spirito e la stessa passione continuino ad animare questi giovani, ora e in futuro. Sono felice che il successo della mia impresa possa ritornare nella forma di un sostegno all’Ateneo, a vantaggio delle laureate e dei laureati. Vedo questo come la “chiusura” di un circolo virtuoso”.
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