Il consiglio comunale con i soli voti della maggioranza ha approvato il bilancio consuntivo e previsionale dell’azienda consortile  So.Le. che si occupa di servizi sociali per 10 comuni del territorio. In particolare, a seguito della presentazione del direttore Sergio Mazzini, è stato evidenziato un forte aumento dei costi dovuto alla crescita esponenziale dei servizi legati all’assistenza educativa scolastica: «Noi sindaci siamo disperati – ha detto il primo cittadino, Lorenzo Radice -: le ore di educativa scolastica sono passate da 42mila a 68mila: i Comuni italiani non ce la fanno più. E questo non dipende dai costi dell’azienda So.Le. Su questo si è mossa Anci».

La precisazione sui costi, relativi anche agli adeguamenti delle spese per il personale, è stata fatta per rispondere ad alcune perplessità sottolineate dalle opposizioni: «Sono assolutamente concorde sul fatto che i lavoratori vadano stabilizzati e ben retribuiti – ha sottolineato il consigliere di Fratelli d’Italia, Stefano Carvelli -, il contratto Uneba va bene, ma bisogna calcolare gli aumenti, che andranno a pesare sulle casse comunali, e bisogna aspettarsi un aumento della qualità dei servizi, che non abbiamo ancora visto. Non abbiamo nemmeno un confronto con i costi che potremmo andare a sostenere se i servizi sociali tornassero in capo al Comune o venissero appaltati a una cooperativa: questo non ci permette di fare valutazioni». Mentre secondo il consigliere comunale Francesco Toia «non c’è volontà di mettere in campo strumenti per affrontare la questione del sociale, non c’è volontà di fare analisi».

È stato il segretario comunale Riccardo Nobili, a spiegare che c’è una relazione tecnica che attesta la convenienza del servizio, evidenziando che «sostenendo un bando di gara si pagherebbe di più».