Omicidio Aloisio, definitivo l’ergastolo per il boss di Legnano e Lonate Vincenzo Rispoli
Per l'omicidio avvenuto nel 2008 la suprema corte ha reso definitiva la condanna per l'esecutore materiale e per i mandanti, i vertici della cosca Farao Marincola
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Vincenzo Rispoli, capo storico della ‘ndrangheta a Legnano e Lonate Pozzolo, per l’omicidio di Cataldo Aloisio avvenuto nel 2008 a San Vittore Olona. Diventa, dunque, definitiva la condanna per lui come esecutore materiale e per Silvio Farao e Cataldo Marincola in quanto mandanti e capi della cosca radicata a Cirò Marina e di cui quella legnanese era diretta emanazione. Annullamento della condanna con rinvio alla Corte d’Appello di Milano, invece, per Francesco Cicino e Vincenzo Farao che subiranno un processo bis.
Cataldo Aloisio fu ucciso il 26 settembre 2008 tra Legnano e San Giorgio su Legnano dove il corpo venne abbandonato nei pressi del cimitero. Da quanto ricostruito durante i vari processi, il cirotano andava eliminato per punire la sua sete di vendetta (voleva vendicare la morte dello zio Vincenzo Pirillo) e perchè il clan sospettava che lo stesso avesse contatti con un maggiore dei Carabinieri.
Una ricostruzione che è stata resa possibile dalla collaborazione dell’ex-braccio destro di Rispoli Emanuele De Castro e dal collaboratore Oliviero.
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