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Come cambiare operatore telefonico

Sono molti gli utenti che scelgono di cambiare gestore telefonico, anche frequentemente, perché hanno trovato delle offerte telefonia mobile più convenienti sia dal punto di vista economico che dei servizi ottenuti. I tempi del passaggio sono rapidi e la procedura è semplice ed economica

smartphone

Se fino a qualche anno fa cambiare gestore telefonico era una procedura che andava a buon fine dopo parecchi giorni e che richiedeva una spesa da corrispondere, oggi i tempi sono molto più snelli e i costi molto più contenuti. Non esiste alcun contro, pertanto, di fare il passaggio ad un altro operatore telefonico più conveniente.

Cambiare gestore telefonico: cosa bisogna sapere

Sono molti gli utenti che scelgono di cambiare gestore telefonico, anche frequentemente, perché hanno trovato delle offerte telefonia mobile più convenienti sia dal punto di vista economico che dei servizi ottenuti. I tempi del passaggio sono rapidi e la procedura è semplice ed economica.

Prima di capire cosa bisogna fare per cambiare gestore telefonico, sia quello mobile che del telefono fisso, è utile chiarire un dettaglio importante: sì, è possibile chiedere di mantenere il proprio numero anche dopo aver cambiato compagnia telefonica.

Cambiare operatore sul cellulare: l’attivazione

Ormai la maggior parte dei gestori telefonici propone offerte a base di chiamate ed SMS illimitati e giga a due zeri. Le offerte sulla telefonia mobile sono tante e tutte più o meno convenienti in base all’uso che se ne fa del cellulare. Molte compagnie propongono chiamate illimitate e un numero di SMS illimitato o limitato (di cui la maggior parte dei clienti se ne fanno ben poco da quando hanno preso piede le app di messaggistica gratuite), altre offrono 1000 minuti di chiamate, che comunque sono sufficienti a soddisfare le esigenze di una persona che non passa molte ore in chiamata al cellulare, altre ancora hanno offerte solo voce, magari scelte dagli anziani che non usano il cellulare per navigare online o per mandare SMS.

Ma il punto forte di quasi tutti gli operatori telefonici più scelti è il numero di gigabit per la navigazione internet, direttamente proporzionale al costo della tariffa mensile. Più GB a disposizione corrispondono ad una cifra più alta, mentre per pochi euro si ottengono generalmente meno giga, che comunque sono abbastanza per quegli utenti che usano i dati solo per connettersi fuori casa, perché in casa hanno una linea ADSL attiva.

Dopo aver scelto l’offerta che fa al proprio caso, per cambiare gestore telefonico non rimane che recarsi presso un punto vendita della compagnia scelta, portare la SIM attuale, un documento di identità e il codice fiscale. Gli addetti alla vendita assisteranno il cliente nella procedura di attivazione, gli faranno firmare il contratto ed entro pochissimi giorni (massimo cinque, ma in media ne bastano tre) il cliente riceverà un SMS che gli notificherà l’avvenuto passaggio al nuovo operatore mobile.

In quegli ipotetici 3-5 giorni, il cliente potrà continuare ad utilizzare la sua vecchia SIM fino a quando non sarà conclusa la transizione da un operatore all’altro e si disattiverà automaticamente. Oppure potrà inserire nel proprio smartphone la nuova SIM con un numero provvisorio corrispondente al nuovo gestore, nella quale subentrerà il vecchio numero con valenza ufficiale appena si concluderà il passaggio di operatore.

Cambiare operatore sul cellulare: i costi

Per quanto riguarda i costi, il passaggio da un operatore all’altro è gratuito, ma per l’attivazione di una nuova offerta è prevista una spesa da sostenere. Questa spesa, da corrispondere al momento della sottoscrizione di un nuovo contratto, riguarda un contributo una tantum per l’acquisto della nuova SIM e il costo di attivazione della nuova offerta, che comunque verrà utilizzato dal cliente per poter iniziare a utilizzare i servizi del nuovo operatore.

Cambiare operatore sul cellulare: la portabilità del numero

Se il cliente desidera mantenere lo stesso numero quando cambia gestore telefonico mobile, basta comunicarlo durante l’attivazione al nuovo operatore, il quale si occuperà della procedura di portabilità del numero, che è dunque automatica e gratuita.

E se il cliente aveva da poco fatto una ricarica sulla vecchia SIM, perderà quei soldi? La risposta no. Oltre alla portabilità del numero, il denaro presente nella SIM verrà trasferito dal vecchio operatore al nuovo.

Cambiare operatore sul telefono fisso

Per gli utenti che scelgono di cambiare gestore telefonico per il numero fisso di casa, l’iter di attivazione e passaggio al nuovo operatore è leggermente diverso. Dopo aver contattato il nuovo operatore e avergli comunicato l’offerta che si desidera attivare sulla propria linea fissa, e l’eventuale portabilità del numero di telefono, bisognerà comunicare al nuovo operatore il codice di migrazione, ossia un serie di 7-18 caratteri che identifica la linea telefonica e che si trova su tutte le bollette.

A questo punto, il nuovo gestore provvederà a contattare quello attuale per comunicargli il cambio e completare la pratica, inviando al nuovo cliente i moduli da compilare e firmare e da rispedire tramite raccomandata o via fax, allegando fotocopia del documento d’identità.

Entro e non oltre 10 giorni, durante i quali il cliente potrà continuare ad usare la linea fissa, avverrà il passaggio ufficiale al nuovo gestore telefonico.

Al cliente non resta che provvedere al pagamento del costo di disattivazione del contratto della vecchia compagnia, e dell’eventuale restituzione degli apparecchi avuti in comodato d’uso (telefono e modem), altrimenti dovrà pagare delle penali.

Redazione
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Pubblicato il 24 Maggio 2024
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