“Vi porto io in discoteca a Milano” e tenta la violenza. La notte da incubo di due ventenni a Legnano
Le due ragazze avevano accettato il passaggio di un uomo di Parabiago del '77 per andare in discoteca che, però, prima ha allungato le mani e poi le ha minacciate con un coltello. Condannato a 2 anni e 6 mesi
Una serata che doveva essere di solo divertimento si è trasformata in un incubo dal quale solo fortunatamente sono uscite praticamente illese, anche se fortemente provate e sotto schock. L’hanno vissuta due ragazze appena 20enni all’epoca dei fatti (era il 2021) e che si sono fidate di un uomo decisamente più grande di loro che si era offerto di accompagnarle a Milano in discoteca.
L’uomo di Parabiago, M.S. classe 1977 e con diversi precedenti alle spalle, è stato condannato oggi (mercoledì) dal gup di Busto Arsizio Anna Giorgetti a 2 anni e 6 mesi con rito abbreviato per violenza sessuale, minacce aggravate e porto abusivo di armi. Le aveva incontrate in un noto locale del centro di Legnano offrendosi di accompagnarle a ballare nel capoluogo ma, dopo averle caricate in auto, ha immediatamente rivelato le sue intenzioni iniziando a palpeggiare una delle due, guidando in stato d’ebrezza a forte velocità verso Milano.
Le due ragazze si sono subito opposte ma lui è subito passato alle minacce: «Io sono un bastardo dentro…ma non mi provocate perché io vi cancello dalla faccia della terra in due secondi. Io c’ho gente potente, i calabresi dietro alle spalle. Tu non sai con chi cazzo hai a che fare qua e zitte o vi metto il ferro in bocca».
Nel mentre ha estratto dallo zaino che aveva accanto un coltello con una lunga lama e ha mostrato loro un taser. Durante il tragitto una delle due ha chiesto di potersi fermare al bagno dell’autogrill di Lainate per fare pipì e l’uomo ha inizialmente svoltato verso l’area di sosta ma quando ha visto la pattuglia della Polstrada parcheggiata ha tentato di allontanarsi repentinamente ma le ragazze sono riuscite a convincerlo a fermarsi poco più avanti. Una volta scese sono immediatamente scappate verso l’auto della Polizia chiamando il 112.
A quel punto gli agenti della Polstrada, vedendo la scena, sono subito intervenuti e hanno fermato l’uomo che era in evidente stato di ubriachezza e non contento della mole di reati consumati, si è anche opposto all’alcol test. Nel bagagliaio dell’auto, inoltre, è stato rinvenuto dagli stessi poliziotti un armamentario non di poco conto: oltre al primo coltello e al taser portava con sè anche una mazza da baseball, un secondo coltello, una katana, una pistola scacciacani e un’ascia.
Oltre alla condanna arrivata questa mattina, infine, il 47enne è stato anche condannato per resistenza a pubblico ufficiale dal Tribunale di Milano. Le due vittime si erano costituite parti civili e sono state difese dagli avvocati Massimiliano Canavesi e Giordano Dagrada che hanno anche ottenuto la condanna al pagamento dei risarcimenti.
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