Se nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è difficile, oggettivamente, raccapezzarsi nelle slide sul Decreto Energia approvato il 23 novembre, firmate dal ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, appare chiaro che i 15 progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento che sono stati stralciati dai fondi Pnrr saranno finanziati dal governo.

I progetti relativi a questo tipo di distribuzione del calore, tra i quali quello che dovrebbe collegare le reti di Legnano e Busto Arsizio al termovalorizzatore di Neutalia, non sono stati finanziati dal Piano per una differente interpretazione della Commissione Europea.

Solo un anno fa Neutalia aveva festeggiato l’approvazione del finanziamento da 16 milioni di euro, come parte fondamentale del piano industriale, con tanto di comunicato stampa mentre oggi conferma la notizia solo dopo che la vicenda è stata fatta emergere dal consigliere legnanese, Franco Brumana, fiero avversario del termovalorizzatore.

Da Neutalia continua a traspirare ottimismo ma una cosa è certa: se coi fondi Pnrr vi era la certezza dell’arrivo dei soldi e della conclusione dell’opera entro una certa data, ora che i fondi dovranno arrivare dallo Stato le incertezze sui tempi diventano una variabile da tenere in considerazione per centrare gli ambiziosi obiettivi che si è posta la società.