«La sicurezza e l’autonomia per i ragazzi diversamente abili passa anche da esperienze come queste». Ne è certa Valeria Vanossi presidente dell’associazione “Il Sole nel Cuore” che ogni anno con le sue instancabili volontarie porta avanti numerosi progetti come il campus “Anche noi volontari straordinariamente abili”. Una tre giorni di attività, avviata venerdì 1 settembre, per scoprire il mondo dell’emergenza, della prevenzione e del volontariato. Ma anche per condividere emozioni, esperienze e sperimentare momenti di quotidianità ed indipendenza.

Il campus e i suoi eventi

L’edizione 2023, tenutasi per il secondo anno consecutivo all’Oratorio Santa Teresa di Legnano, ha visto oggi, sabato 2 settembre, una lezione tenuta dalla Polizia Locale di Legnano. I 16 partecipanti hanno indossato gli speciali visori che simulano la visione alterata delle persone che sono in stato d’ebrezza. Durante l’incontro gli agenti hanno anche dato alcuni consigli sul fronte sicurezza spiegando quali sono i comportamenti da assumere per evitare di esser presi di mira dai ladri.

A seguire la Protezione Civile di Gorla Maggiore ha simulato un terremoto e spiegato quali sono i comportamenti corretti da assumere in caso di emergenza. Mentre la Protezione Civile di Dairago ha mostrato ai giovani come si spegne un incendio. Ed il coro alpino “Monterosa” di Busto Arsizio ha spiegato come nasce un coro e com’è composto. L’avventura si concluderà domenica 3 settembre: in programma ci sarà la messa da campo con l’alzabandiera e il pranzo conclusivo al quale parteciperanno i famigliari.

Obbiettivi e finalità

Il campus per Vanossi non è fine a se stesso. Anzi è utile per tutti i ragazzi che vi partecipano. Ma perchè? «Ogni anno proponiamo quest’attività perchè abbiamo riscontrato effetti positivi sui partecipanti – spiega Vanossi -. I ragazzi dormono da soli lontano dalle famiglie, ma vengono seguiti con attenzione dalle volontarie e dalle infermiere presenti. Nessuno è solo. Ma allo stesso tempo gli diamo l’opportunità di essere indipendenti». Ogni anno si impara qualcosa di nuovo? «Si. Grazie al lavoro di tutte le volontarie ed alla collaborazione di realtà come la Polizia Locale, la Protezione Civile e tanti altri ancora riusciamo ad offrire ogni volta contenuti differenti. Vengono sempre date nozioni utili nel campo dell’emergenza, dell’urgenza e della sicurezza». Qual è l’invito alle famiglie? «Di non aver timore di lasciare da solo il proprio figlio, perchè non lo è – spiega Vanossi -. È una esperienza formativa di arricchimento: sono insieme condividono momenti ed imparano. È un progetto pensato per loro… per il loro futuro dopo di noi».