“In autunno è auspicabile una strategia vaccinale combinata influenza-covid per persone fragili”
Lo afferma il prof. Antonino Mazzone, direttore della Unità Operativa di Medicina Interna dell'Ospedale di Legnano
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«Qualche focolaio dettato dal “liberi tutti” ha creato preoccupazioni, ma non abbiamo assolutamente problemi clinici. Il covid, naturalmente, è rimasto in circolazione, tuttavia non abbiamo più polmoniti che ci impegnano a cure particolari per i pazienti più fragili». Il virus in Lombardia, ma anche in Sicilia, alla vigilia dell’autunno 2023, è stato l’argomento trattato da SicilyTv, emittente televisiva di Capo d’Orlando, con protagonisti il prof. Antonino Mazzone, direttore della Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Legnano, e il prof. Carmelo Jacobelo, direttore Malattie Infettive dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
«Il covid – ha spiegato il prof. Mazzone – ha mostrato come l‘organizzazione ospedaliera abbia saputo affrontare una emergenza drammatica. Peccato che ci siamo dimenticato troppo presto di quella esperienza. Così oggi il sistema sanitario non è finanziato in maniera adeguato e rischiamo di non poter gestire le lunghe liste d’attesa, in quanto stiamo smobilitando in personale medico e infermieristico».
«Ci aspettavamo una attenzione diversa da parte della politica, ma purtroppo questa attenzione è scomparsa», ha poi affermato il medico legnanese tornando su una sua convinzione tante volte manifestata («Ho sempre affermato che i malati-covid non andavano vaccinati e doveva essere proprio così»), proseguendo «sono sempre stato un aziendalista e mantengo questo comportamento. Mi auguro quindi che il servizio sanitario nazionale, come la scuola, dovrebbe essere più attenzionato e finanziato dal Governo. Io non vedo, però, una strategia attenta che possa migliorare e potenziare la nostra organizzazione».
Infine, la necessità di un programma vaccinale combinato covid-influenza, nel prossimo autunno, solo per persone fragili è stata la conclusione di entrambi i medici, convinti che «tutte le malattie virali devono essere trattate con una strategia vaccinale di prevenzione, soprattutto per le persone pluripatologiche e complesse con più di 3-4 malattie».
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