Consulta nuovi cittadini, sicurezza e emergenza abitativa nel consiglio comunale post natalizio a Legnano
Prosegue questa sera, 27 dicembre (alle 20.30), il consiglio comunale di Legnano per trattare i punti all'ordine del giorno rimasti inevasi durante la seduta del 20 novembre
La situazione della famiglia senza fissa dimora più volte salita agli onori delle cronache nelle ultime settimane, la sicurezza in città e il regolamento della consulta dei nuovi cittadini. Prosegue questa sera, 27 dicembre (alle 20.30), il consiglio comunale di Legnano per trattare i punti all’ordine del giorno rimasti inevasi durante la seduta del 20 novembre.
Tra le interrogazioni, la «convenienza economica degli affidamenti all’azienda consortile So.Le.», messa in discussione da Fratelli d’Italia anche a Legnano dopo il recesso deciso da Canegrate. Sempre Fratelli d’Italia punta il dito anche contro la bicipolitana, chiedendo alla maggioranza arancione di Lorenzo Radice «se siano in programma iniziative atte a peggiorare ulteriormente la già precaria situazione viabilistica o se invece siano previste modifiche migliorative degli sciagurati interventi già effettuati», e contro lo stato di conservazione dell’ex Tribunale di via Gilardelli. La rappresentanza consiliare del partito di Giorgia Meloni ha anche chiesto chiarimento sullo stato di avanzamento dei lavori per la nuova sede della Protezione Civile.
Poker di interrogazioni anche dalla Lega, che vuole risposte dai banchi della giunta rispetto alle risorse utilizzate nell’estate 2021 per trovare in tempi celeri un’abitazione in vista dell’arrivo dei profughi afghani e si chiede «se lo stesso canale non possa essere utilizzato per la famiglia legnanese» senza casa già finita al centro del dibattito durante la seduta di fine novembre. Rispetto alla situazione del nucleo familiare, peraltro, il Carroccio chiede all’amministrazione di spiegare anche «le motivazioni per cui sono state rifiutate tutte le “soluzioni” messe sul tavolo» – che vanno dall’housing senza separare il padre dal resto della famiglia all’uso degli alloggi dedicati all’accoglienza dei profughi ucraini e tuttora liberi, passando dall’utilizzo di immobili confiscati alle mafie e dal pagamento di una struttura – e se ci sia l’intenzione di «rendere meno “rigide” le penalizzanti condizioni dell’housing sociale almeno in questa situazione di così grande gravità». Dalla Lega arrivano infine richieste di chiarimenti sui problemi di illuminazione nel quartiere San Paolo e sulla ripresa dell’operazione “Strade sicure”, bocciata però nei giorni scorsi dal prefetto.
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