Dall’incubatoio al fiume, nel Ticino viene rilasciato lo storione cobice
È un intervento artificiale curato dal Parco, a sostegno di una specie fragile. Prosegue all'opposto l'opera di contrasto al pesce siluro, fortemente invasivo
Anche quest’anno le acque del Ticino si popolano di nuovi esemplari di storione, introdotti artificialmente a cura del Parco.
Ogni anno infatti i tecnici dell’ente di tutela del fiume, con un complesso lavoro che si svolge in più fasi presso l’incubatoio ittico del Centro Parco “La Fagiana” e presso le vasche di allevamento a Cassolnovo, producono circa 5mila esemplari di Storioni cobice (Acipenser naccarii ) che poi, raggiunta una taglia adeguata, vengono rilasciati in precise zone del fiume Ticino.
A rilasciare in natura alcuni esemplari di Storione cobice quest’anno sono stati i ragazzi della Cooperativa La Ruota di Parabiago insieme alla Presidente Cristina Chiappa e al consigliere delegato Francesca Monno.
«È stato un momento simbolico – commenta Monno – volto a sottolineare lo sforzo che ormai da vent’anni compie il Parco del Ticino a sostegno di una specie fortemente vulnerabile, ma particolarmente carismatica per il fiume Ticino e per l’intero bacino padano».
I preziosi esemplari di storione cobice sono tutti dotati di microchip per il riconoscimento e servono da rinforzo alle popolazioni già presenti nel fiume e che cominciano a mostrare, dopo anni, incoraggianti segnali di ripresa. In anni di attività, grazie al contributo di finanziamenti comunitari di cui il più recente è quello relativo al progetto LIFE Ticino Biosource, sono state compiute una serie di azioni a favore di questa specie oltre all’attività di riproduzione in allevamento.
«Nel 2017 grazie a Regione Lombardia che ha finanziato il Life ConFluPo – aggiunge la Presidente del Parco del Ticino Cristina Chiappa – è stato realizzato il passaggio pesci a Isola Serafini, in provincia di Piacenza, che si è rivelato determinante per la riapertura dei percorsi fluviali ostruiti da strutture antropiche che impediscono la normale migrazione della fauna ittica. Non solo, è stata monitorata la migrazione degli esemplari, sono state condotte azioni di contenimento del Siluro, specie alloctona invasiva. Il compito di ripopolamento quest’anno è stato reso ancor più difficile dalla forte siccità e dalle condizioni di carenza idrica estrema in cui versa anche il Ticino, ma anche oggi pochi giovani esemplari di un anno di età hanno trovato la libertà e hanno dato speranza per un recupero di questa specie».
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