Ucraina, Nerviano rimette a nuovo la Casa per l’emergenza abitativa per i profughi
L'uso finale dell'immobile è ancora da definire, ma il comune sta lavorando per renderlo utilizzabile per l'eventuale accoglienza di profughi dall'Ucraina
Nelle ultime due settimane di bombardamenti, combattimenti sempre più intensi e città sotto assedio, la solidarietà che il Legnanese ha manifestato all’Ucraina ha assunto tante sfumature. Ha preso la forma dei presidi per la pace e delle fiaccolate per chiedere di fermare la guerra. Si è trasformata nelle montagne di abiti e generi di prima necessità da cui le associazioni sono state letteralmente sommerse nel giro di pochi giorni dall’inizio delle raccolte. E ora ha iniziato a prendere le sembianze delle prime porte che si sono aperte per l’accoglienza spontanea di chi scappa dalle bombe.
Ucraina, tutte le indicazioni per l’accoglienza dei profughi e gli arrivi spontanei
Anche il comune di Nerviano si sta attivando per fare fronte all’arrivo dei profughi in fuga dall’Ucraina e ha scelto di accelerare sulla sistemazione della Casa per l’emergenza abitativa di via San Francesco a Garbatola: la destinazione finale dell’immobile è ancora in corso di valutazione, ma Piazza Manzoni sta lavorando per renderla utilizzabile nel più breve tempo possibile. «Purtroppo l’immobile versa in uno stato di abbandono dovuto al fatto che nel tempo nessuno è andato a controllarne lo stato – spiegano dall’amministrazione comunale -: le infiltrazioni dal tetto hanno lasciato segni sulle murature perimetrali e nei controsoffitti, i pavimenti sono disseminati di escrementi di volatili, le utenze attive anche se a servizio di nessuno, la caldaia accesa ma in blocco – chissà da quanto tempo -, così come l’ascensore a servizio esclusivo dell’appartamento».
Per riaprire le porte della Casa per l’emergenza abitativa, però, serviranno almeno un paio di settimane: dopo sgombero e pulizia dei locali dovranno essere infatti sistemate le infiltrazioni e ripristinati gli intonaci danneggiati proprio dalle infiltrazioni, andranno sostituite le parti di controsoffitto rovinate e dovranno essere imbiancati i locali. Bisognerà poi controllare gli impianti di riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria, l’ascensore e l’impianto elettrico, sostituendo i punti luce non funzionanti, e dovrà intervenire il falegname perché alcune porte risultano danneggiate. Ultimo tassello sarà l’arredo, grazie al quale la struttura sarà dotata di almeno dieci posti letto in quattro camere con due zone distinte per i pasti, due bagni con doccia, un bagno di servizio di dimensioni più piccole e una lavanderia/nursery con vasca. Gli spazi, accessibili ai diversamente abili pur trovandosi al primo piano, una volta pronti saranno dati in gestione a realtà del terzo settore.
«Oltre ai Lavori Pubblici, che si stanno occupando direttamente della sistemazione della Casa, la problematica dell’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra coinvolgerà i Servizi sociali del Comune e la Polizia Locale – sottolineano da Piazza Manzoni -. Non si sa ancora quante persone arriveranno in paese e la gestione degli aspetti legati all’istruzione, alla sanità e alle problematiche relative ai documenti che dovranno essere forniti ai profughi verrà valutata in base alle indicazioni che saranno fornite da parte della Prefettura, del Ministero degli Interni e del Ministero della Sanità».
Per l’Ucraina nei giorni scorsi anche a Nerviano è stato organizzato un presidio per la pace. Insieme agli altri comuni dell’Alto Milanese, inoltre, il comune ha avviato l’iniziativa “SOS Ucraina Alto Milanese”, ovvero una raccolta fondi veicolata su un unico IBAN per tutto il territorio – IT76I0103032420000063126862 – le cui risorse, grazie anche alla collaborazione delle associazioni della zona che sono in contatto con la comunità ucraina, serviranno per «offrire un reale sostegno al popolo ucraino e dare un aiuto concreto per la ricostruzione futura dei paesi danneggiati».
Anche cittadini e associazioni si stanno mobilitando per portare aiuti alla popolazione raccogliendo beni di prima necessità da inviare in Ucraina. L’associazione “L’abbraccio – Solidarietà e Accoglienza OdV”, con il patrocinio del comune di Nerviano e la collaborazione del Comitato Accoglienza Bambini di Chernobyl di Cerro Maggiore, delle associazioni presenti sul territorio brianzolo che si prodigano per donare ospitalità terapeutica a minori provenienti da villaggi e paesi situati nella regione di Cernighiv e dell’associazione Giovani Nervianesi, per aiutare la popolazione vittima della guerra ha organizzato una raccolta di beni di prima necessità.
Al momento, dopo che è stata sospesa da lunedì 7 marzo la raccolta di abiti e coperte, è possibile donare viveri a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, pannolini e alimenti non deperibili per bambini in diversi punti raccolta in paese: l’oratorio Edith Stein di Sant’Ilario (dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18), la sede dell’Associazione Insieme di via Monte Grappa (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12) e il municipio (dal lunedì al sabato durante l’orario di apertura al pubblico). Eventuali contributi possono essere dati anche con una donazione tramite bonifico bancario intestato a “L’abbraccio – Solidarietà e Accoglienza OdV” all’IBAN IT44V0306909606100000124736 con causale “Ucraina”.
Nerviano, peraltro, è tra i comuni della Città metropolitana di Milano, che hanno scelto di abbassare le temperature e e ridurre gli orari di funzionamento del riscaldamento negli edifici pubblici per dipendere il meno possibile delle forniture di energia che arrivano dalla Russia e fare un gesto concreto contro la guerra in Ucraina, rivolgendosi direttamente ai cittadini con una lettera aperta per invitarli a fare altrettanto nelle proprie case.
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