I lavoratori della Franco Tosi, per un periodo non definito, non entreranno più dalla storica portineria di piazza Monumento a Legnano che fa parte del complesso della società ex Trilands srl da poco venduto. Da lunedì 28 febbraio i dipendenti della fabbrica di Presezzi dovranno accedere da via San Bernardino.

Un cambiamento radicale per i legnanesi che ancora oggi raccontano con orgoglio e nostalgia i tempi in cui gli operai entravano e uscivano dalla fabbrica: «La strada era letteralmente “invasa” da lavoratori a piedi e in bici… era una marea umana». La fabbrica di turbine, nonostante il suo ridimensionamento e il cambio di proprietà (avvenuto nel 2015, con l’arrivo dell’imprenditore Presezzi) è rimasta il simbolo del settore metalmeccanico del territorio. Non a caso diversi scioperi, come quello effettuato in questi giorni dai lavoratori della Emerson di Rescaldina, si organizzano proprio ai cancelli della Tosi. E così alla fine di febbraio, passando da piazza Monumento, si vedrà il cancellone chiuso a chiave.

Una novità, tuttavia, «annunciata». Infatti, come da accordi con l’ex Trilands Srl, (proprietaria delle delle due palazzine bianche ex uffici Tosi), la portineria di piazza Monumento sarebbe rimasta aperta soltanto fino all’arrivo di una nuova proprietà. Lo scorso novembre, l’area è stata rilevata da una “misteriosa” società che tutt’oggi resta sconosciuta, così come il futuro delle due palazzine.

Di conseguenza da lunedì 28 febbraio si aprirà la portineria di via San Bernardino (all’incrocio con via Alberto da Giussano) con la speranza di poter presto realizzare il progetto dedicato alla sistemazione della nuova entrata «così da permettere anche l’uscita in sicurezza di trasporti eccezionali». Opera che tra l’altro prevede anche la realizzazione di una rotatoria. «Avremo bisogno della collaborazione del Comune per realizzare al più presto il nostro progetto – afferma Presezzi – Abbiamo bisogno di uno “sbocco” sicuro anche perché dobbiamo far transitare camion e mezzi ingombranti. Crediamo sia nell’interesse di tutti, soprattutto in questo difficile momento, permetterci di lavorare nelle condizioni migliori».