Neutalia al debutto, dal 1° agosto prenderà possesso dell’inceneritore di Busto Arsizio
Il management delle tre società che hanno creato Neutalia e il presidente della nuova società Michele Falcone hanno presentato alla stampa gli obiettivi futuri
Neutalia debutterà ufficialmente il 1° agosto, subentrando ad Accam nella gestione dell’impianto di incenerimento rifiuti di Borsano, a Busto Arsizio. Proprio nel piccolo teatro di Borsano, il Lux, la nuova società ha deciso di presentarsi alla stampa e anche ai cittadini che hanno voluto partecipare. Si tratterà del primo di una serie di passi che la porteranno a gestire l’intero ciclo integrato dei rifiuti grazie alla sinergia che si è creata tra i tre soggetti dai quali nasce e cioè Amga, Agesp e Cap.
Acqua e rifiuti non sono mondi paralleli
Ad aprire la conferenza è stato Alessandro Russo, amministratore delegato di Cap che ha elogiato il grande lavoro di tecnici e maestranze per rendere operativa la cosiddetta “newCo”: «In poco tempo abbiamo portato a casa importanti risultati. Tre aziende del territorio che si mettono insieme mettendoci la faccia dei propri amministratori». Poi ha spiegato il nuovo logo: «La foglia verde rappresenta i rifiuti che Amga e Agesp trattano e il blu rappresenta l’acqua trattata da Cap con il ciclo idrico integrato. Due mondi solo apparentemente paralleli ma che già in Emilia Romagna o in Toscana lavorano in sinergia».
Lo stesso Gruppo Cap ha già avviato questa sinergia a Sesto San Giovanni con il gruppo Core: «Lì stiamo realizzando, al posto del vecchio inceneritore, un nuovo ed innovativo impianto che brucerà i fanghi dei nostri depuratori. Una dimostrazione che ciclo integrato delle acque e dei rifiuti possono stare insieme in maniera ecologica» – ha concluso Russo.
Società pubbliche dei rifiuti. Un passo verso il futuro
Per Giampiero Reguzzoni, presidente di Agesp, la storia delle società pubbliche di Busto Arsizio non deve essere demonizzata, anzi: «Accam fu una scelta lungimirante, oggi diamo una nuova prospettiva a quella scelta di mantenere sotto il controllo pubblico lo smaltimento dei rifiuti». Reguzzoni sottolinea che «oggi abbiamo un impianto problematico che puntiamo a migliorare in una prospettiva ecologica. Dietro Neutalia ci son o tre aziende pubbliche che non devono fare gli interessi di un singolo ma dare servizi alla comunità a prezzi vantaggiosi. Questa società è un orgoglio».
La politica si è fatta da parte. Spazio ai manager
Non da meno le parole di Valerio Menaldi, amministratore unico di Amga: «Voglio dire grazie ai comuni (e ai loro amministratori, ndr) che hanno fatto un passo indietro. L’interesse pubblico verrà gestito dalle società pubbliche e tra queste entrerà anche Asm di Magenta. Stiamo facendo prove di integrazione in una narrazione, spesso anche vera, di campanilismo. Il nostro modello di integrazione ha uno obiettivo: fare industria ma al servizio dei cittadini utenti. Per farlo serve una progettualità a lungo termine e una zona geografica ampia».
Secondo Menaldi questa mossa libererà molte risorse che dovranno essere re-impiegate per realizzare l’economia circolare e fa un esempio: «Prendiamo l’igiene ambientale: trasferire a Neutalia i processi di acquisto crea un volume d’affari attorno ai 70 milioni di euro che permetterà un risparmio sugli acquisti davvero notevole». Stare insieme, quindi, conviene per avere un’economia di scala che permetta di abbassare i costi.
Neutalia società benefit non è greenwashing
Infine è il momento di Michele Falcone, presidente di Neutalia proveniente dal management di Gruppo Cap: «Sarò affiancato da Stefano Migliorini amministratore delegato e la consigliera proveniente da Agesp Claudia Colombo (foto). Neutalia è una società pubblica benefit in house, la prima in Italia. Questo significa che nell’impianto verranno gestiti l’80% dei rifiuti provenienti dai comuni che aderiranno».
Per quanto riguarda la scelta della forma di società benefit, Falcone specifica che «non è solo un marchio. Il nostro obiettivo sarà quello di garantire un beneficio per il territorio che dovrà essere valutabile e misurabile. Abbiamo un piano industriale di avvio per i prossimi 12 anni mentre il piano di sviluppo nel quale verrà esplicitata tutta la parte dell’economia circolare, verrà presentato entro aprile 2022».
Inceneritore aperto almeno fino al 2032, turbine pronte a gennaio 2022
Al termine delle presentazioni gli amministratori hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti, facendo emergere che l’impianto di Borsano continuerà a bruciare rifiuti e vaglio, almeno fino al 2032 ma la sfida è ridurre il quantitativo di rifiuto secco da bruciare. Garantirà tariffe basse per lo smaltimento dei rifiuti ad un costo di 111 euro a tonnellata. L’incenerimento del vaglio (composto di risulta dei fanghi dei depuratori, ndr) nell’impianto di Borsano porterà benefici anche agli utenti Cap. Non ci saranno privati che ci guadagneranno. C’è una data anche per la ripartenza delle turbine che saranno in funzione al massimo entro gennaio 2022.
Gli investimenti da 8,3 milioni di euro che verranno subito garantiti serviranno a migliorare le emissioni dell’impianto sin dall’inizio. Infine il discorso Forsu, grazie al nuovo impianto che sta nascendo in via Novara a Legnano, attualmente di proprietà di Amga. Per il momento rimane in capo alla multiutility legnanese ma sarà compito del management di Neutalia metterlo in sinergia con tutto il sistema esistente. La nuova società dovrà fare in modo di integrarlo con il resto. L’impianto, infatti, per 35 anni sarà gestito da Asia che lo ha realizzato.
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