Progetto quarto binario, riParabiago: «Da noi dieci proposte, dall’amministrazione zero ascolto»
Bocciate dall'amministrazione le proposte formulate da riParabiago per le osservazioni da presentare sul progetto di potenziamento della linea ferroviaria tra Rho e Gallarate
Espropri, barriere anti-rumore, opere compensative. Il progetto per il potenziamento della linea ferroviaria tra Rho e Gallarate nei giorni scorsi è stato discusso ancora una volta in commissione a Parabiago, e riParabiago ha presentato dieci proposte per la bozza delle osservazioni che il comune porterà avanti in vista della prossima Conferenza dei Servizi, incassando però una bocciatura totale dall’amministrazione che ha spinto la civica a commentare laconicamente: «Dieci proposte, zero ascolto».
Dopo che lo scorso 15 aprile il sindaco Raffaele Cucchi e l’assessore ai lavori pubblici avevano presentato la bozza delle osservazioni invitando i consiglieri ad analizzarle e presentare eventuali proposte alternative, Giuliano Rancilio e i suoi hanno protocollato «a tempo di record» il 25 aprile un documento contenente dieci «proposte migliorative». La civica, in particolare, ha suggerito misure ulteriori di indennizzo e supporto per gli espropriati e indennità per chi subirà danni dalla vicinanza all’infrastruttura, la riqualificazione generale della stazione cittadina, l’aumento dell’accessibilità alla stazione attraverso rampe e non solo ascensori, lo stralcio della cementificazione della zona verde all’angolo tra via Resegone e via Legnano con un parcheggio, il ripensamento del futuro sottopasso ciclopedonale che sostituirà il passaggio a livello di via Battisti, l’eliminazione della nuova bretella stradale tra via della Costituzione e la rotonda del cimitero, l’implementazione dell’illuminazione della nuova passerella sull’alzaia del Villoresi e in altri tratti, la modifica della bretella su via Olona verso il nuovo sottopasso per evitare la cementificazione di un campo agricolo e la mitigazione dell’impatto delle barriere antirumore sulla città.
Proposte con cui riParabiago puntava «da una parte a focalizzare l’attenzione su alcuni punti particolari del progetto e dall’altra a stimolare un dibattito finora assente». «Abbiamo il timore che l’impatto di questa grande opera sul territorio di Parabiago non sia stato valutato in maniera sufficientemente approfondito e che ne possa quindi seguire il rischio di non gestire per tempo le dovute contromisure – spiega infatti la civica -. Si rendono a nostro avviso necessarie ulteriori analisi dei flussi, degli impatti – ad esempio, il recentissimo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza o PNRR preannuncia per la nostra tratta fino a 24 treni all’ora – e dell’adeguatezza dello stato dell’arte (stazione, servizi) considerando che la stazione di Parabiago potrebbe diventare capolinea di una nuova linea ferroviaria. Insieme a questa importante e complessa opera, è in gioco il futuro della nostra città».
A distanza di un solo giorno da quando le proposte sono state protocollate, però, per i suggerimenti di riParabiago è arrivata la bocciatura dell’amministrazione. «Nella commissione del 26 aprile, trascorso nemmeno un giorno per poter valutare le nostre osservazioni, l’amministrazione comunale ha comunicato di non accogliere nessuna delle nostre dieci proposte, segnalando inoltre di avere già di fatto elaborato in modo quasi definitivo la delibera di giunta relativa alle osservazioni al progetto e acquisendo contestualmente il parere della commissione sul testo originario rimasto completamente immutato, senza appunto alcuna nostra proposta – sottolinea la civica -. Ci chiediamo quindi: come può l’amministrazione chiedere ai gruppi consiliari collaborazione, fornendo una sola settimana per analizzare un’opera di complessità e impatto enorme sulla nostra comunità (nota da cinque mesi e con la futura Conferenza dei Servizi nemmeno convocata), e una volta ricevuto un documento come il nostro… cestinarlo in meno di 24 ore segnalando di avere praticamente già pronta la delibera?».
«Stiamo parlando di un’opera senza precedenti per il potenziale impatto che avrà sulla nostra comunità, sia in termini di opportunità positive che di possibili criticità, non solo per le famiglie espropriate direttamente coinvolte ma anche per i pendolari e tutti gli altri cittadini – conclude riParabiago -. Davvero l’amministrazione comunale intende gestirla senza effettuare un’opera di informazione precisa e puntuale a tutta la cittadinanza? Senza ascoltare le proposte e le analisi dei gruppi consiliari? Senza strutturare le richieste di compensazione e le osservazioni sulla base di analisi approfondite, studi sui flussi, rilevanza economica degli interventi e parametri finanziari complessivi?».
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