Pro Vita: “Avanti con i camion vela, nostri legali al lavoro con le denunce”
La onlus antiabortista contrattacca, dopo le critiche alla campagna "Dalla parte delle donne"
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«I nostri legali sono al lavoro con decine di denunce, richieste di rettifiche alla stampa e numerosi ricorsi ai Tar regionali». Pro Vita e Famiglia contrattacca, dopo la mobilitazione “laica” in varie località, compresa quella dell’Alto Milanese, tra Legnano, Busto Arsizio e Gallarate.
«Continuiamo la nostra battaglia per la verità sia in sede legale che operativamente per le strade d’Italia: dove, come a Milano, hanno rimosso o strappato i nostri manifesti della campagna #dallapartedelledonne stiamo inviando camion vela. E decine di nuovi cittadini e associazioni hanno organizzato altre affissioni e camion vela, da Busto Arsizio e Cesena fino a Cremona, Parma, Pavia, Forlì solo per dirne alcuni», dice Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
La campagna di Pro Vita e Famiglia è stata contestata da “6000 sardine” di Varese e Legnano e da Arcigay Varese (che hanno scritto ai sindaci delle città di Busto, Gallarate e Legnano, ricevendo risposta solo dal sindaco di quest’ultima località), nonché dal partito Possibile. Le realtà laiche contestano la campagna soprattutto perché considerata ingannevole, rispetto alla pericolosità della Ru486, che è un farmaco approvato.
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