Spazio per la sepoltura islamica, l’associazione Italo-Araba di Legnano lo chiede da febbraio
L'associazione, che rappresenta musulmani di oltre 20 nazioni, «è attenta a questo problema e fortunatamente ha trovato la disponibilità delle Istituzioni»
Sulla necessità di uno spazio per la sepoltura secondo il rito islamico, interviene anche l’associazione Italo-Araba che già lo scorso febbraio aveva protocollato in Comune la richiesta ricevendo una risposta positiva dal vice-commissario Mele: «Non essendoci una giunta è stato però sospeso tutto – spiega il segretario Mohamed -. A seguito dell’elezione del nuovo sindaco abbiamo inoltrato una nuova istanza, sempre protocollata in Comune passando per i canali ufficiali, e anche in questo caso abbiamo ricevuto risposta: ci è stato detto che si sarebbero mossi per trovare uno spazio e venirci in contro». Qui la risposta del sindaco Lorenzo Radice che ha spiegato che valuterà gli spazi nella revisione del Piano Cimiteriale.
«Per il covid abbiamo avuto tre lutti tra i nostri associato, un numero contenuto per fortuna ma l’epidemia in corso ha reso impossibile il rimpatrio delle salme e questo ci ha costretti a cercare la sepoltura in Italia. Altri Comuni, dove sono presenti cimiteri musulmani, ci hanno concesso spazi per la sepoltura che però stanno esaurendo: Varese, ad esempio, non può più dare sepoltura a islamici non residenti e bisogna andare lontano. La nostra associazione, che rappresenta musulmani di oltre 20 nazioni, è attenta a questo problema e fortunatamente ha trovato la disponibilità delle Istituzioni a farsene carico: i tempi non saranno brevi ma l’attenzione c’è e speriamo di potere avere un’area dedicata per la sepoltura di chi professa la nostra fede. Sia con l’attuale che con la precedente amministrazione abbiamo avuto ottimi rapporti e ringraziamo il Comune che è sempre stato disponibile».
Ogni anno l’associazione Italo-Islamica di Legnano organizza la festa del Ramadam che richiama un migliaia di persone al Campo dell’Amicizia. Quest’anno per l’emergenza sanitaria l’associazione ha organizzato anche un servizio di consegna di speda a domicilio per le famiglie più bisognose.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.