Riaprono (non ancora tutte) le materne, a Parabiago campanella con termocamere per la febbre
A Legnano, dove l'amministrazione comunale è intervenuta per effettuare lavori di adattamento degli spazi e nuovi accessi ai plessi, le materne statali hanno rinviato di almeno una settimana la ripartenza.
Dopo gli asili nido, oggi, 7 settembre, tocca alle materne riaprire le porte ai bambini. Ma non tutte le scuole dell’Infanzia possono seguire il calendario di Regione Lombardia e sono diversi gli Istituti che hanno posticipato la ripartenza. Nella maggior parte dei casi le ragioni sono di natura organizzativa e strutturale.
A Legnano, dove l’amministrazione comunale è intervenuta per effettuare lavori di adattamento degli spazi e nuovi accessi ai plessi, le materne statali hanno rinviato di almeno una settimana la ripartenza, ulteriormente posticipata per i nuovi iscritti. Nella città del Carroccio hanno acceso i motori invece le scuole paritarie: alla materna San Domenico i vecchi iscritti hanno iniziato già il 3 settembre, mentre i nuovi iscritti partiranno il 10 settembre. Tutti gli Istituti hanno pubblicato le linee guida da seguire per mantenere le distanze: solo in alcune scuole viene misurata la febbre ai bambini, operazione che può essere demandata alla responsabilità dei genitori (questo avverrà alla materna Cavour e alla materna Collodi, per fare degli esempi).
Anche a Cerro Maggiore la ripartenza della scuola materna Walter Tobagi è stata rinviata al 14 settembre, mentre è suonata oggi la campanella in diversi Istituti del Legnanese come Busto Garolfo, Canegrate, Nerviano, Parabiago, Rescaldina e San Vittore Olona. Nella Città della Calzatura la temperatura sarà misurata grazie alle termocamere e ai termoscanner messi a disposizione dall’amministrazione comunale. All’ingresso di ogni plesso scolastico sono state posizionate termocamere per la rilevazione della temperatura corporea degli studenti.All’ingresso di ogni plesso scolastico sono state posizionate macchinari per la rilevazione della temperatura corporea degli studenti. Nello specifico il Comune ha dotato i tre Istituti comprensivi statali di 3 termocamere in grado di rilevare la febbre a gruppi fino a 24 persone (posizionati negli ingressi principali) e 24 termoscanner (telecamere mobili in grado di rilevare la febbre a singole persone) distribuiti a tutti i plessi, materne comprese.
Da sottolineare che chi ha avviato le lezioni non ha ancora in questa prima fase avviato il tempo pieno in quanto non è ancora al completo l’organico che dovrebbe assegnare il Miur alle singole scuole.
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