Rugby Parabiago: dopo le restrizioni, finalmente allenamenti di rugby vero
Uno sguardo sul Club e sul progetto sportivo in corso: intervista al DT Mamo e al DS Bienati
Il periodo più duro per tutti, quello del lockdown, è alle spalle ma ancora sono tanti i dubbi da dissipare sul prossimo futuro dello sport in Italia; una situazione che però non ferma la macchina sportiva del Rugby Parabiago, impegnato da tempo a progettare il cammino delle varie categorie. Ne parliamo con il Direttore Tecnico – Head Coach della Prima Squadra Maschile, Massimo Mamo, e con il Direttore Sportivo Cristiano Bienati.
Com’è stato il lavoro sportivo durante questa pausa forzata e nella ripresa recente?
«È stato, pur con tutte le limitazioni, un buon lavoro, devo dire. Un discorso che vale per tutte le categorie, dalle Seniores al Minirugby; alla ripresa dell’accesso al Centro Sportivo è stato possibile proporre dei lavori mixando parte fisica e parte tecnica. Quando abbiamo avuto il via libera dalla Federazione ed è stato possibile, aggiungere l’uso del pallone è stata davvero una svolta e si sono visti degli allenamenti di rugby vero. Il clima è stato positivo durante la quarantena, i ragazzi di tutte le nostre squadre sono stati davvero esemplari, hanno sempre dimostrato grande attenzione alle regole, al distanziamento, agli ingressi controllati e all’uso della mascherina.
Per quello invece che riguarda i giorni recenti, pur con la possibilità di riprendere il contatto, ho preferito seguire un percorso più graduale ed inserirlo subito dopo la pausa estiva, visto il lungo periodo di stop da questo specifico aspetto».
Come è organizzata in questo momento l’attivita’ della Prima Squadra?
«Abbiamo fatto due sessioni a settimana da un’ora per poi aumentare progressivamente durata e frequenza degli allenamenti. È stata molto positiva l’affluenza e l’inserimento dell’annata 2001 appena uscita dall’Under 18, gruppo che sto inserendo gradualmente.
In generale adesso i ragazzi affronteranno una fase sempre più crescente di contatto, studiata e preparata attentamente per la sua importanza e difficoltà di integrazione; in verità per tutte le categorie questa sarà una progressione fondamentale che deve portare alla normalità di gioco a cui siamo abituati. Non si può parlare di rugby senza parlare di contatto, che è parte fondamentale del nostro sport: bilanciando bene parte fisica e tecnica si potrà recuperarne ogni aspetto in maniera soddisfacente, ne sono sicuro».
Qualche valutazione sullo stato del gruppo?
«Ho avuto davvero una buona impressione sui ragazzi che escono dalla U18, ho fiducia nel loro inserimento; certo, c’è necessità di colmare un gap tecnico e fisico per poter saggiare correttamente le potenzialità dei singoli e vederli giocare nella Prima Squadra ma sono fiducioso, si tratta di ragazzi in gamba e buoni atleti che hanno dimostrato molta voglia di lavorare in questo recente periodo estivo, un aspetto fondamentale. Da questo punto di vista poi sarà molto importante il ruolo che giocherà la nostra Squadra Cadetta, deve diventare l’ambiente ideale per la formazione e la preparazione di tutti i giocatori non ancora pronti per il salto in Prima Squadra».
Per quanto riguarda lo Staff, qualche novità?
«Nella Prima Squadra abbiamo una new-entry, il preparatore atletico Sergio Gaggioni. Ed è una novità positiva, visto il clima e il coinvolgimento che si è creato con i ragazzi anche in questo periodo estivo. Insieme stiamo pianificando per quello che è possibile il lavoro per i prossimi mesi».
Abbiamo già qualche punto fisso nella programmazione delle tappe future?
«Abbiamo la ripresa ufficiale dal 1 settembre, mese in cui inizieremo il programma regolare di tre allenamenti a settimana e due “mini-ritiri” sempre presso il Centro Sportivo; abbiamo già organizzato idealmente un paio di Test che però necessitano conferma per le norme vigenti, sono pronti però per essere calendarizzatti appena possibile».
Sempre parlando di Staff, c’è qualche novità da segnalare per le altre squadre?
«Abbiamo confermato in blocco gli staff con qualche piccolo cambio: in U14 arriva Fulciniti (dalla U16) come preparatore e assistente tecnico di Berra insieme a Ottoboni. In U16 insieme a Rizzo si aggiungerà Dell’Acqua, Agresta (che continua a seguire la prima Squadra Femminile) e Colombo come preparatore atletico. In U18 confermati Banfi e Musazzi con Maiorano come preparatore; nella Squadra Cadetta, sarò io a assistere Musazzi mentre è confermato Assistent Coach della Prima Squadra Maschile Sanchez. Devo dire che sono molto contento del gruppo tecnico che si è formato in questi anni: se i risultati si vedono, come nel caso dei giovani under 18 che sono approdati ora al mondo seniores, è anche e soprattutto per l’eccellente lavoro che viene svolto dalla base in ogni categoria; si può migliorare, certamente, ma resta davvero un ottimo punto di partenza».
Cristiano, a che punto siamo con gli aspetti organizzativi che stanno caratterizzando questo inizio stagione del Club?
«Dal punto di vista societario ci siamo subito attivati durante il mese di giugno, quando sono uscite le prime direttive del Ministero e del Comitato Tecnico Scientifico e i primi protocolli federali, per una ripresa in sicurezza. Direi che possiamo affermare di averlo fatto con massima coscienza, appoggiandoci a professionisti della sicurezza e ad un consulente del lavoro. Le attività al Centro Sportivo son riprese secondo quelle che sono state le possibilità e tramite i protocolli previsti e ormai noti: tracciamento degli accessi, controllo delle temperature e sanificazione degli ambienti tra i principali. Hanno cominciato per prime le categorie Seniores maschili e femminili e quindi pian piano riprenderanno tutte le altre, calcolando che è dal 31 agosto che si considera a pieno regime la nostra stagione».
Quali sono le prossime fasi?
«Siamo in attesa di ulteriori disposizioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico e della Federazione; speriamo di avere al più presto dei nuovi protocolli perché siamo ormai arrivati al mese di settembre e necessitiamo di sapere come poter proseguire. Soprattutto ciò che veramente è urgente è avere un’indicazione concreta di come anche le attività del settore minirugby possano riprendere alla luce dei tanti nostri tesserati e della buona affluenza che siamo sicuri di avere agli open day di settembre (iscritti ad oggi sono 130 bambini circa)».
Torniamo un attimo sulla nostra Prima Squadra, Mamo ci ha parlato della situazione del gruppo attuale; puoi darci qualche aggiornamento sull’organico giocatori?
«È stato un periodo che ha portato a qualche cambiamento e novità. Come Club vogliamo ringraziare alcuni ragazzi che hanno fatto parte, chi per tanto e chi per meno tempo, della nostra seniores e che con noi hanno fatto un bel percorso sportivo; sono ragazzi che abbiamo avuto con piacere al club e che faranno sempre parte della nostra famiglia. Vogliamo ringraziare in particolare Francesco Simioni e Fabio Saleri, due ragazzi di Parabiago che hanno percorso tutte le nostre categorie giovanili e che ora per motivi lavorativi devono prendersi un periodo di pausa. Grazie anche a giocatori che escono dalla squadra, chi per scelte lavorative chi per progetto di vita: salutiamo Benito Franceschini, con noi per tre stupende stagioni di serie A, che torna a Bassano del Grappa per motivi lavorativi; è nuovamente in Argentina, a Buenos Aires, Raphael Migale, un ragazzo che entrato in corso l’anno scorso e che ha dato un prezioso contributo in un momento difficile per i molti infortuni. Torna alla sua società di appartenenza dopo un anno di prestito Tommaso Jannelli, che ringraziamo per la professionalità dimostrata e per quanto dato al nostro Club. Un doveroso e sentito ringraziamento va a Mitia Cancro, una persona speciale che è stata con noi per tante stagioni, un ragazzo che è entrato con umiltà nello spogliatoio e che si è conquistato sul campo stima e affetto da parte di tutti i giocatori e del pubblico.
Menzione particolare per il nostro ex capitano Oscar Canzini, che per raggiunti limiti di eta’, seppur controvoglia, deve abbandonare la parte attiva, ma sara’ figura importante per lo spogliatoi per tramandare quello che e’ la nostra filosofia ai piu’ giovani».
Qualche novità in entrata?
«Siamo contenti del ritorno dopo infortunio di alcuni giocatori rimasti lontano dal campo per molto tempo per racuperare interventi chirurgici come Andreas Schlecht, Matteo Durante e Nicolò Albano. Speriamo di vederli al più presto riprendere il loro cammino con la Prima Squadra dove l’avevano lasciato. Per quello che riguarda i rinforzi le attenzioni sono andate alla prima linea con ben tre innesti: Carlo Corbetta, con un passato tra Serie A ed Eccellenza (Rugby Milano, Recco, Firenze), Flavio Fusco, tallonatore in arrivo da Badia e con esperienza in Serie A a Milano e L’Aquila, frutto del vivaio dell’Accademia Federale e giovane di buone prospettive. Infine un acquisto straniero, Juan Martin Fontan, pilone sinistro in arrivo da La Plata (Argentina) dove era capitano della selezione nel torneo Urba Top14 di 1a divisione e arrivato in Italia l’anno scorso al CUS Perugia. Come ogni anno ci saranno anche inserimenti di ragazzi della nostra Under 18 e diversi profili sono già stati aggregati in questa fase di preparazione, atleti su cui il Club punta da sempre come dimostra il recente esempio di Mattia Torchia che ha esordito l’anno scorso e si è guadagnato e ritagliato un posto in campo con prestazioni maiuscole. Speriamo che sia lo stesso percorso di tanti altri giovani della nostra U18, squadra che aveva disputato un brillante campionato poi bruscamente interrotto dall’emergenza Covid proprio mentre i sogni di promozione al girone Élite diventavano concreti. Abbiamo quindi belle speranze di vedere i nostri giovani ragazzi esprimere al meglio, con una ulteriore fase di formazione affidata al nostro Direttore Tecnico, delle loro potenzialità: questa sarebbe davvero una grande vittoria per tutta la Società».
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